Emergenze a confronto, un convegno tra geologia e Covid

Giovedì 8 Ottobre 2020
IL CONVEGNO
LONGARONE Ricorre domani l'anniversario del disastro ambientale e umano del Vajont, che si consumò la sera del 9 ottobre 1963. In agenda alle ore 15, le celebrazioni con il Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, e il Ministro bellunese Federico D'Incà. Longarone poi ricorderà l'evento che cambiò la storia del suo comune con un convegno d'attualità che metterà in relazione la tragedia del 63 e la pandemia Covid. A presentare l'evento il sindaco e presidente della Provincia, Roberto Padrin a Palazzo Piloni. La gestione delle emergenze. Testimonianze dal Vajont al coronavirus. La prevenzione e la ricerca, questo il titolo dell'appuntamento. Il paziente uno di Codogno, Mattia Maestri, sarà presente al convegno di sabato 10 ottobre alle 10 a Longarone. Sempre sabato è previsto anche l'arrivo a Longarone del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli: alle 12 farà visita alla diga. «Abbiamo voluto questo appuntamento per fare incontrare le similitudini sociali tra la nostra tragica storia del Vajont e l'impatto del Covid 19 sulla comunità. Questo ci insegna che, senza prevenzione e l'impegno della scienza, l'umanità sarebbe quotidianamente in pericolo. Partecipare, consapevolmente, alla costruzione di un mondo migliore è il dovere di tutti noi». In queste parole, pronunciate da Roberto Padrin, sindaco di Longarone e presidente della Fondazione Vajont, è racchiuso il senso dell'evento che si terrà al Centro culturale di Longarone, nell'ambito delle celebrazioni per l'anniversario della tragedia del 1963, quando un volume di roccia di circa 270 milioni di metri cubi, scivolò ad una velocità di circa 70-90 km/h e, in una ventina di secondi l'intera massa raggiunse il lago che formava il bacino idroelettrico. In pochi minuti all'incirca 25 milioni di metri cubi di acqua e detriti raggiunsero Longarone e la spazzarono via con la quasi totalità dei suoi abitanti, si parla di quasi 2000 persone. Si contarono 1917 vittime di cui 1450 a Longarone, 109 a Codissago e Castellavazzo, 158 a Erto e Casso e 200 originarie di altri comuni. Il convegno vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Mattia Maestri, il paziente uno in Italia, nel focolaio di Codogno. Oltre alla sua testimonianza ci sarà quella di Roberto Rigoli, direttore del Dipartimento di medicina specialistica e medicina di laboratorio, vicepresidente dell'Associazione Microbiologici Clinici Italiani e attuatore delle procedure di esame per la presenza di positività al Covid 19 con i test rapidi antigenici; di Marco Mazzorana, ricercatore dal Laboratorio Xchem del centro di ricerca Diamond Light Source a Oxford, impegnato nella ricerca di un vaccino contro il Covid; Giustina De Silvestro, direttrice del servizio di immunoematologia a Padova, al lavoro per la realizzazione della banca del plasma. In collegamento video con il Centro culturale ci saranno Fabio Dattilo, capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, e Andrea Rinaldo, direttore dell'Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (Svizzera), realizzatore di un modello matematico sullo sviluppo della pandemia Covid-19. La mattinata sarà moderata da Silvano Cavallet. Il tutto si svolgerà nel rispetto della normativa anti contagio.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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