SPACCIO IN CITTÀ
BELLUNO Droga nascosta sotto un grosso sasso a Parco Bologna. È stata ritrovata nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Belluno che hanno avviato le indagini del caso. La droga è stata posta sotto sequestro: si tratta di circa 20 grammi di marijuana che era confezionata in sacchettini, forse pronta per lo spaccio.
Era da tempo che nei controlli a Parco Bologna non emergevano anomalie. Forse la piazza dello spaccio in città, stroncata nei mesi scorsi a Lambioi beach si è spostata? Potrebbe essere una ipotesi. Oppure si è trattato semplicemente di qualcuno che si è sbarazzato della sostanza alla vista dei carabinieri.
Intanto per l'inchiesta su Lambioi Beach è stato confermato il carcere per i tre migranti pusher gestivano la piazza. Si tratta di Lamine Faty, 35enne senegalese richiedente asilo accolto in una stanza in casa Emmaus a Belluno, il 22enne gambiano Amadou Komam e il capo dell'organizzazione, chiamato lo sceriffo, il 29enne senegalese Nema Sherif Hadara, che era accolto alla cooperativa di Via Vittorio Veneto. I difensori dei tre migranti (avvocato Ferdinando Coppa, Federica Dalle Mule e Francesco Rasera Berna) avevano fatto ricorso al Tribunale del riesame. L'udienza si è tenuta a Venezia una settimana fa e nei giorni successivi è arrivata l'ordinanza che ha bocciato la richiesta di scarcerazione. A pesare in particolare, potrebbe essere stato il fatto che i migranti non avrebbero un luogo idoneo dove stare ai domiciliari. Ma solo con le motivazioni si saprà con certezza. L'attività di spaccio era stata ricostruita nell'operazione della polizia di Stato battezzata appunto Posto magico. Il blitz era arrivato dopo 3 mesi di indagine in cui sono state accertate centinaia di cessioni e filmati diversi scambi. Almeno una cinquantina i clienti, che vengono sentiti in Questura in queste settimane.
I tre profughi vennero arrestati martedì 16 aprile e si trovano ancora in cella a Baldenich e a Treviso. Gli agenti sequestrarono 2 etti e mezzo di hashish e un etto di marijuana. La droga era nascosta nel caminetto della struttura di accoglienza e tra i panni sporchi in lavatrice. Sequestrati anche soldi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Droga nascosta sotto un grosso sasso a Parco Bologna. È stata ritrovata nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Belluno che hanno avviato le indagini del caso. La droga è stata posta sotto sequestro: si tratta di circa 20 grammi di marijuana che era confezionata in sacchettini, forse pronta per lo spaccio.
Era da tempo che nei controlli a Parco Bologna non emergevano anomalie. Forse la piazza dello spaccio in città, stroncata nei mesi scorsi a Lambioi beach si è spostata? Potrebbe essere una ipotesi. Oppure si è trattato semplicemente di qualcuno che si è sbarazzato della sostanza alla vista dei carabinieri.
Intanto per l'inchiesta su Lambioi Beach è stato confermato il carcere per i tre migranti pusher gestivano la piazza. Si tratta di Lamine Faty, 35enne senegalese richiedente asilo accolto in una stanza in casa Emmaus a Belluno, il 22enne gambiano Amadou Komam e il capo dell'organizzazione, chiamato lo sceriffo, il 29enne senegalese Nema Sherif Hadara, che era accolto alla cooperativa di Via Vittorio Veneto. I difensori dei tre migranti (avvocato Ferdinando Coppa, Federica Dalle Mule e Francesco Rasera Berna) avevano fatto ricorso al Tribunale del riesame. L'udienza si è tenuta a Venezia una settimana fa e nei giorni successivi è arrivata l'ordinanza che ha bocciato la richiesta di scarcerazione. A pesare in particolare, potrebbe essere stato il fatto che i migranti non avrebbero un luogo idoneo dove stare ai domiciliari. Ma solo con le motivazioni si saprà con certezza. L'attività di spaccio era stata ricostruita nell'operazione della polizia di Stato battezzata appunto Posto magico. Il blitz era arrivato dopo 3 mesi di indagine in cui sono state accertate centinaia di cessioni e filmati diversi scambi. Almeno una cinquantina i clienti, che vengono sentiti in Questura in queste settimane.
I tre profughi vennero arrestati martedì 16 aprile e si trovano ancora in cella a Baldenich e a Treviso. Gli agenti sequestrarono 2 etti e mezzo di hashish e un etto di marijuana. La droga era nascosta nel caminetto della struttura di accoglienza e tra i panni sporchi in lavatrice. Sequestrati anche soldi.
