Dinamite alla Busa del Cristo la frana sarà fatta sparire

Giovedì 24 Giugno 2021
Dinamite alla Busa del Cristo la frana sarà fatta sparire
PERAROLO DI CADORE
Domani è la giornata tanto attesa: quella in cui verrà fatta brillare la frana della Busa del Cristo a Perarolo di Cadore. Una porzione di quel versante, che da anni tiene in stallo gli esperti e costringe fuori casa i residenti della zona prospiciente, verrà fatta esplodere: sono 10 mila metri cubi circa di materiale. Come aveva detto il regista dell'operazione, Danilo Coppe il massimo esperto in esplosivi diventato famoso per aver fatto saltare i resti del ponte Morandi di Genova, il caso a Perarolo andava chiuso entro giugno e così sarà.
UN VECCHIO PROBLEMA
Si sperava di poter lavorare già a maggio ma il tempo avverso, con le tante piogge, non l'ha consentito. Certo bisognerà che venerdì le condizioni siano buone come lo sono state in queste giornate di vigilia, alle 13 è infatti previsto il brillamento. C'è molta cautela nella predisposizione dei passaggi, sono già stati preparati i fori dove verranno inseriti i candelotti di dinamite; si è già fatto il cronoprogramma con Enel che da ieri ha iniziato a rilasciare un maggior volume d'acqua dagli invasi di Vodo e Valle così da recuperare spazio quando venerdì il rilascio sarà ridotto per garantire il passaggio dell'acqua nei tubi che sono stati allestiti appositamente: una sorta di bypass sotto il versante interessato. «Il materiale che verrà fatto scendere con l'esplosivo verrà rimosso subito, sul posto sono già pronti tre escavatori» assicura l'assessore Gianpalo Bottacin che segue da vicino e da sempre l'evolversi del problema.
LE DISPOSIZIONI
Tutta la zona sarà delimitata e presidiata, anche l'ex sede della statale di Alemagna, la Cavallera, sarà interdetta al traffico, come off limits saranno le zone del centro paese mentre ai residenti dell'area è stato chiesto di chiudere le imposte per evitare che la polvere entri nelle abitazioni. Un paio d'ore prima del brillamento, in accordo con la Prefettura e le Forze dell'Ordine, la gente verrà fatta allontanare per un raggio di circa 200 metri e verranno chiuse tutte le vie di accesso al paese; l'intervento è gestito da Veneto Strade. «Questa è solo la prima fase di un più vasto intervento per la mitigazione del rischio frana - precisa Bottacin che aggiunge - una volta tolta la porzione con l'esplosivo si potrà iniziare l'opera di consolidamento del piede con la posa di drenaggi».
Operazione indispensabile per liberare il versante dall'acqua che fa muovere la frana, successivamente verranno fatti dei muraglioni di contenimento; opere a salvaguardia del paese saranno fatte anche sulla sponda opposta, sull'argine di destra del torrente Boite. La gente che ha dovuto lasciare casa per il pericolo potrà farvi ritorno. La Regione Veneto mette complessivamente 5 milioni di euro per la sicurezza di Perarolo di Cadore.
Giuditta Bolzonello
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci