Dario, Fabrizio, Stefano e Marco ora brillano sui cavi della tragedia

Venerdì 23 Agosto 2019
Dario, Fabrizio, Stefano e Marco ora brillano sui cavi della tragedia
I NUOVI SEGNALI
CORTINA Da ieri ci sono quattro sfere colorate a segnalare i fili della corrente, sulla linea che alimenta gli impianti a fune del Cristallo, sopra la gola del Ru de ra Graes. I tecnici hanno lavorato a bordo di un elicottero per mettere quei vistosi segnali, per indicare la linea. Su ognuna di quelle sfere, del diametro di una quarantina di centimetri, c'è il nome di uno dei soccorritori morti dieci anni fa: Dario, Fabrizio, Marco, Stefano.
LA SODDISFAZIONE
«E' uno degli obiettivi che ci siamo prefissati. Vogliamo rendere più visibili i cavi, anche con l'utilizzo di droni, in futuro, per colorare le sfere più vecchie, presenti su altre linee, ma piccole, bianche, mimetiche, di fatto invisibili», commenta il dottor Alessandro Forti, del comitato Uniti per sempre, che si è impegnato per collocare quei segnali. «Stiamo pensando a un sistema per rendere più visibili tutti i cavi censiti in provincia di Belluno, che sono quattrocento. Un altro obiettivo è lo sviluppo di una app per lo smartphone, che ancora non esiste. Dovrà servire a indicare al pilota e al tecnico di volo la presenza di cavi, anche se non li vedono. Oggi è stato fatto qualcosa che pareva impossibile, sino a poco fa; è il frutto di un lavoro di gruppo, che ha avuto anche la collaborazione della società di impianti a fune. C'è stata tanta burocrazia da superare, ma questo è soltanto l'inizio. Per questo resta aperto il conto corrente che ha sostenuto il lavoro di oggi».
LA POLITICA
Anche quest'anno fra i fedeli c'era l'onorevole Rosy Bindi, presente a tutte le celebrazioni: «La collocazione di quelle sfere sui fili è un segnale importante: lo avevamo sempre chiesto. E' simbolico, per la presenza dei nomi di quei quattro uomini, ma è utile anche per tutti gli altri. In quanto alla celebrazione, affollata di persone, è bello vedere che questa comunità non dimentica. Per questo siamo in tanti». Il consigliere regionale Franco Gidoni assicura la grande attenzione di Venezia per questo servizio: «Noi diamo il massimo apporto possibile al Cnsas e alle associazioni che intervengono nelle emergenze. Con questa sensibilità sono state rifatte convenzioni e aumentati contributi. C'è massima fiducia nel servizio, tanto che partirà il volo notturno, dalla base di Pieve di Cadore, verso Treviso e Venezia». Numerose le amministrazioni locali rappresentate da sindaci e assessori: c'è la Provincia, ci sono diversi comuni, anche quelli colpiti dalla perdita di un cittadino, nel disastro. Per Cortina c'è il vicesindaco Luigi Alverà, assessore alla protezione civile: «L'intervento di oggi sui fili è un primo segno di quello che serve, per migliorare le condizioni di sicurezza del volo, di chi è in aria per lavoro e per soccorso. Bisogna dare completa attuazione alla legge regionale, che prevede tra l'altro la mappatura accurata del territorio».
M. Dib.
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