Comuni di confine: 167 progetti

Sabato 16 Novembre 2019
Comuni di confine: 167 progetti
IL VERTICE
BELLUNO «Un bell'esperimento che si muove nella direzione del sostegno alle infrastrutture delle aree interne». Così ha parlato ieri il ministro Francesco Boccia intervenendo all'incontro del comitato paritetico del Fondo Comuni Confinanti, guidato dal parlamentare bellunese Roger De Menech. Si tratta del fondo alimentato dalle province di Trento e Bolzano per ridurre il gap con i comuni confinanti con i loro territori, nell'interesse di uno sviluppo omogeneo dei territori di frontiera.
LE NOVITÀ
«Due sono le indicazioni emerse dall'incontro - ha spiegato De Menech, al termine dell'incontro - la prima riguarda il fondo d'investimento che deve servire come stimolo anche all'investimento privato e il secondo riguarda gli investimenti in servizi, la seconda riguarda l'impiego dei fondi per i servizi». Puntare sugli investimenti pubblici, in una stagione difficile per l'economia, può servire anche a risollevare gli investimenti dei privati. Una possibilità che nessuno può permettersi di trascurare.
ALL'APPUNTAMENTO
A presentarsi al tavolo il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Massimo Fugatti, il delegato della Provincia Autonoma di Bolzano Maurizio Mazagg, l'Assessore agli Enti Locali, Montagna e Piccoli comuni della Regione Lombardia Massimo Sertori, la vicepresidente della Provincia di Belluno Serenella Bogana e i rappresentanti dei sindaci dei comuni di Confine. Nell'incontro è stato fatto il punto su criticità e punti di forza emersi nella gestione delle risorse della precedente programmazione 2010-2018, sia per quanto concerne i progetti su avviso che per quanto concerne la progettazione strategica d'area vasta.
COSA BOLLE IN PENTOLA
I progetti attualmente in essere sono 494 per un valore complessivo di 720 milioni circa, a cui vanno aggiunti 24 milioni riferiti all'annualità 2019. «Numeri che evidenziano la portata del Fondo - spiega Roger De Menech - fondamentale per i territori di confine che vedono in questo strumento un'occasione vera di sviluppo economico e sociale».
In particolare nella provincia di Belluno ci sono 167 progetti per un totale di 315 milioni di euro.
LA RIFLESSIONE
«Sulla base dei dati presentati è stata avviata una prima riflessione sulla programmazione futura con una unanime condivisione rispetto alle linee di indirizzo che saranno utili al lavoro dei prossimi mesi - prosegue De Menech - è stata ribadita la centralità del ruolo dei Comuni di confine, primi beneficiari del Fondo, garantendone il costante coinvolgimento nella programmazione d'area e riconoscendo il loro ruolo fondamentale nelle decisioni, ad ogni livello della concertazione territoriale. Il lavoro dei comuni e l'attenzione verso i cittadini è indiscutibile ed ogni decisione non può prescindere dall'ascolto di chi affronta direttamente i problemi e le difficoltà del vivere in montagna».
SPOPOLAMENTO
Chiaramente si è parlato anche di Olimpiadi ma soprattutto di spopolamento ed è proprio in questa chiave che è emersa l'indicazione di utilizzare parte dei fondi anche per i servizi. Costruire infrastrutture e non avere personale a gestirle rischia di vanificare ogni sforzo. «Un punto d'attenzione è stato posto proprio sulla necessità di garantire la permanenza delle genti nei paesi di montagna - aggiunge De Menech - attraverso il rafforzamento dei servizi e l'investimento sul capitale umano a cui si lega necessariamente la sostenibilità di qualsiasi opera infrastrutturale. Punto questo che ha trovato la condivisione unanime e che non potrà non essere preso in considerazione nell'impegno futuro degli attori del Fondo. Unico modo questo affinché l'impatto del fondo sia sostenibile sul lungo periodo e dia risposte certe».
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