BELLUNO - (dt) «La Procura faccia quello che deve fare. Ma vengano tutelate le professionalità: le guardie provinciali di Belluno sono il fiore all'occhiello del nostro territorio, tra le migliori d'Italia». È preoccupato per le indagini, Alberto Colleselli. Una preoccupazione legittima: secondo il presidente della riserva di caccia di Colle Santa Lucia (e presidente di Federcaccia Belluno) il servizio della Polizia Provinciale rischia di essere limitato ancora di più dai recenti fatti contestati agli agenti di Palazzo Piloni. «E se viene a mancare il servizio, il bracconaggio prospera - continua Colleselli -. Ne risentirebbero tutta la collettività e il territorio bellunese». La questione dell'utilizzo delle auto di servizio? «Una prassi normalissima e più che legittima - sottolinea Colleselli, già comandante generale per il Veneto del Corpo Forestale dello Stato e quindi esperto in materia -. Altrimenti, come si fa a gestire le chiamate di emergenza? Se una guardia provinciale viene chiamata per un intervento in piena notte, magari ad Agordo, come fa a partire dall'Agordino, scendere a Belluno, prendere l'auto di servizio e tornare ad Agordo? Sarebbe assurdo. Come ci pare assurdo demonizzare non solo una prassi autorizzata, ma ordinata dalla Provincia. Se qualcuno ha abusato, è giusto che ne risponda. Ma il discorso dell'utilizzo dell'auto è ben diverso: siamo preoccupati che venga limitato un servizio».
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