BELLUNO - Proprietari di appartamenti vacanza sul piede di guerra: troppi i paletti burocratici imposti da Venezia. Sarà questo il tema caldo portato sul tavolo del convegno nazionale di Confedilizia in programma sabato al palazzo delle Poste di Cortina d'Ampezzo. Perché se i proprietari non ritengono necessario sottostare ad ulteriori adempimenti e vorrebbero trattare i propri immobili come normali locazioni abitative, Regione e molti Comuni premono per l'introduzione di una lunga lista di obblighi. Da quelli anagrafici, ovvero presentare la comunicazione in cui si specifica la natura turistica dell'alloggio messo sul mercato, a quelli statistici con l'indicazione dei movimenti degli ospiti, fino a quelli legati alla pubblica sicurezza con cui si impone al locatore di comunicare alla questura le generalità delle persone alloggiate entro le 24 ore successive all'arrivo, ai sensi dell'articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) e secondo le modalità indicate dal Decreto del Ministero dell'Interno del 7 gennaio 2013. Insomma, un appesantimento burocratico che, per i proprietari più anziani poco propensi all'uso del computer diventa un vero problema. «Il tema è dunque caldo e il malumore sta contagiando anche altre regioni - fa sapere Confedilizia Belluno -. Per questo motivo i presidenti della proprietà immobiliare dei territori contermini e di altre zone d'Italia hanno dato già la loro adesione manifestando il loro interesse e desiderio di conoscere le osservazioni dei proprietari immobiliari delle aree montane, soprattutto della proprietà diffusa».
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