«Addio Mario, paladino e colonna delle terre alte»

Domenica 17 Gennaio 2021
IL LUTTO
BELLUNO Mario Cerentin mancherà. Il 72enne artigiano deceduto venerdì al volante del suo furgone dopo uno schianto contro un tir in A27 a Treviso mancherà alla sua famiglia naturale, ma anche alla sua famiglia allargata. A quei paesani con cui ha condiviso l'amore e il grande progetto di cura del suo territorio. Nativo delle Ronce, Cerentin dopo qualche anno passato in Cadore dove si era trasferito per lavoro, alla fine era tornato a vivere nella casa dove era nato, l'aveva ristrutturata e ne aveva fatto l'abitazione per sé e la famiglia.
L'IMPEGNO
Tra Piandelmonte, le Ronce e Tassei lo conoscevano tutti. Sempre disponibile, sempre pronto a darsi da fare con decespugliatore, roncola o motosega. Uno che non si tirava indietro quando c'era da sudare e lavorare, ma che amava poco sedersi attorno ad un tavolo per discutere con la politica. Gimmy Dal Farra, presidente di Belluno Alpina, con Cerentin ha condiviso decenni di battaglie per richiedere la giusta attenzione da parte delle istituzioni a quella parte di territorio tanto incontaminata quanto, per anni, dimenticata. Erano insieme nella Gs Col Visentin, quando Dal Farra poco più che ventenne si era trovato alla guida del sodalizio e Cerentin gli faceva da spalla nel ruolo di vice presidente. Ma erano insieme anche decenni dopo, quando si è trattato di lanciare l'offerta turistica della montagna di mezzo e di prendersi cura di boschi e prati.
IL RICORDO
«Mario si è sempre dato da fare per il paese ricorda Dal Farra -. Dagli anni Ottanta al 2001 eravamo insieme nel Gs Col Visentin, un gruppo con cui si organizzavano tantissime attività tra cui la sagra e lo sci club. Era un uomo molto operativo, non amava partecipare alle riunioni di Belluno Alpina, ma era sempre in prima linea quando si trattava di pulire il territorio. Per il nostro gruppo è una mazzata la sua perdita, se ne va una colonna portante della nostra comunità». Cerentin, insomma, era una persona amata nella piccola comunità di abitanti sparsi tra i prati e i boschi ai piedi del Visentin. Aveva sposato il progetto di Dal Farra e co. di combattere lo spopolamento di quelle zone con la cura del territorio e con il potenziamento dell'offerta turistica. Puliva i terreni di sua proprietà ma non solo, in località Chiesurette spingeva a sfalciare ben oltre i suoi confini e teneva in ordine l'area attorno all'ex scuola elementare delle Ronce. «Per noi è un lutto pesante conclude Dal Farra -, la sua morte ci ha lasciati sgomenti e tristi. Lo ricorderemo sempre con grande affetto». I funerali sono stati fissati per martedì alle 11 alla chiesa di Castion.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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