Chef ucciso, l'automobilista indagato: omicidio stradale

Domenica 24 Giugno 2018
ROMA - «Omicidio stradale». La Procura di Roma, che indaga sulla morte dello chef stellato Alessandro Narducci e della sua amica e collega Giulia Puleio, ha iscritto nel suo registro il nome di Fabio F., il trentenne che era alla guida della Mercedes che nell'impatto frontale con lo scooter dei due giovani, di 29 e 25 anni, ne ha causato l'altra notte la morte. Un volo di oltre 20 metri sul centralissimo lungotevere della Vittoria.
Mentre da tutta Italia arrivano messaggi di cordoglio - l'ultimo da Carrara, dove il padre dello chef è direttore dell'Accademia di Belle Arti - il Campidoglio vuole acquistare dieci nuovi autovelox mobili, in aggiunta ai dieci già esistenti, da posizionare nelle strade col tasso di incidenti più alto come la Colombo, la Casilina e la Prenestina. Un progetto partito prima dei recenti fatti di cronaca. Rispetto ai quali sta ora agli inquirenti apire i contorni della morte dei due giovani cuochi. Domani si eseguirà l'autopsia.
Il guidatore della Mercedes si trova intanto, ferito, al Policlinico Gemelli: la sua auto è finita contro alcune macchine in sosta. Una distrazione o un colpo di sonno sono ipotesi che non vengono escluse. Un testimone l'avrebbe sentito dire: «Ero al telefonino, non mi sono accorto di niente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci