Bruciati 160 miliardi di ricchezza

Domenica 18 Ottobre 2020
MESTRE Nelle più rosee previsioni il Pil italiano di quest'anno, ovvero la ricchezza prodotta nel Paese, dovrebbe scendere, rispetto al 2019, del 10%circa. A causa degli effetti negativi del Covid, pertanto, rischiamo di «bruciare» 160 miliardi di Pil. Per dare l'idea della dimensione della contrazione, è come se il Veneto fosse stato in lockdown per tutto l'anno. A dirlo è la Cgia di Mestre. «La gravità della situazione emerge in maniera ancor più evidente se paragoniamo l'attuale situazione economica con quanto accaduto nel 2009, annus horribilis dell'economia italiana del dopoguerra - sostiene il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - Allora, il Pil scese del 5,5% e il tasso di disoccupazione, nel giro di 2 anni, passò dal 6 al 12%. Quest'anno, invece, se le cose andranno bene, il Pil diminuirà del 10% circa. Con un crollo quasi doppio rispetto a quello registrato 11 anni fa, è evidente che una caduta verticale del genere avrà degli effetti molto negativi sul mercato del lavoro. Per questo diciamo no a qualsiasi chiusura generalizzata che aggraverebbe ancor più la situazione. Anche perché il peggio deve ancora arrivare. Quando verrà meno il blocco dei licenziamenti, infatti, correremo il rischio di vedere aumentare a dismisura il numero dei disoccupati».
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