Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia oggi: le tre regole per riaprire

Sabato 16 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia oggi: cosa ha detto
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Coronavirus Veneto. La diretta di oggi sabato 16 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Fase 2 e riaperture, Zaia ha annunciato una nuova ordinanza per il Veneto con le linee guida regionali che sono state una base del lavoro al tavolo con il governo. Un metro di distanza, igienizzazione e mascherine (la misurazione della temperatura è facoltativa), sono questi i tre capisaldi per le riaperture del Veneto. Ora la responsabilità passa dal governo alle Regioni.
 

Diretta Zaia: cosa ha detto oggi




Tamponi
«Due estrattori si sono rotti - ha raccontato il governatore -, una macchina che lavora 24 ore su 24 si può giustamente rompere, ma siamo a oltre 497mila tamponi fatti».

Fase 2, riaperture in Veneto
«Ieri è stata una giornata campale. Il dato che abbiamo è incoraggiante, noi da quel famoso 10 aprile (fine del lockdown), in 36 giorni, abbiamo avuto tutti gli indicatori in calo. Il 4 maggio, nonostante le parziali riapertura, continuiamo a calare. Adesso facciamo un passo in più. Le nostre linee guida sono già state fatte, per essere pronti. E ieri è venuta fuori una bella soluzione con il Governo, scongiurando il pericolo delle rigide linee guida Inail. Ora siamo in attesa del testo definitivo, ma l'intesa della chiusura della riunione, è stata: le linee guida delle regioni fanno giurisprudenza. Quindi noi siamo pronti con l'ordinanza, basta un clic, ma prima dobbiamo leggere cosa ci sarà scritto nel decreto del governo».

VIDEO Luca Zaia: «Con linee guida regionali, vera autonomia»

Riaprire è un atto di fiducia
«L'emergenza non è finita, non sottovalutate il Coronavirus. Se volessimo fare i parac...  meno carte firmiamo, più tranquilli stiamo tutti, riaprire non è obbligatorio. La responsabilità ora passa in mano ai cittadini che devono rispettare le regole. Bisogna portare le mascherine e stare attenti per evitare un ritorno dell'infezione. Noi ci mettiamo la faccia e la firma ma questa rischia di essere una roulette russa». E sono tre, di base, secondo il governatore Zaia, i capisaldi per riaprire in sicurezza: mantenere il metro di distanza fra le persone, igienizzare ambienti e mani, e indossare la mascherina. VIDEO Luca Zaia: «Nuova ordinanza è atto di fiducia verso cittadino»

 

Ristoranti - Le regole del Veneto

Predisporre informazione sulle misure di protezione (cartelli informativi)
Potrà essere rilevata la temperatura (ma non è obbligatoria)
Prodotti igienizzanti ai tavoli
Posti a sedere: accesso tramite prenotazione da privilegiare
Separazione fra clienti: un metro (anche fra i tavoli, da schiena a schiena fra tavoli diversi)
Esterni: privilegiarli rispetto agli interni quando si può
Tavoli: le sedute garantiscano distanziamento di almeno un metro
Banco: consentita la somministrazione al bancone solo se garantita distanza di un metro
Proibito il buffet
Personale dei ristoranti deve lavarsi le mani prima di ogni servizio al tavolo

Ristoranti dei centri storici, molto piccoli
Anche in casi particolari, di locali piccolissimi, non ci saranno deroghe al metro di distanza. «Sotto il metro non si discute», ha puntualizzato Zaia.
 
 

Nomi e cognomi registrati

«Per 14 giorni i locali dovranno tenere il registro dei clienti per questo periodo. E' raccomandato fortemente registrare il numero delle persone, ma non è obbligatorio. Così se si dovesse verificare un caso di contagio possiamo risalire ai contatti».

La distanza di un metro

L'assessore Lanzarin ha spiegato che è la distanza minima riconosciuta per evitare il cotagio. «Non è solo buonsenso ma abbiamo parametri scientifici». 

Condizionamento dell'aria
«Ci sono indicazioni nelle linee guida regionali anche con manutenzioni da fare e dettagli. Più aria circola, meno guai ci sono», ha spiegato ancora il presidente.
 

Il problema dei bambini e ragazzi 0-14

Genitori che tornano al lavoro e figli minorenni che restano soli o, come sempre accade, con i nonni per chi li ha. Il nodo non è ancora stato sciolto: «Abbiamo inserito i ragazzi, la proposta è stata stralciata con l'impegno di trattarla in settimana in maniera indipendente. Abbiamo accettato questo slittamento, ma dovrebbe chiudersi in poco tempo. Noi abbiamo già le nostre linee guida anche su questo, ma non abbiamo voluto creare incidenti diplomatici, anche se resta una delle emergenze per noi assolute».

Le grandi aggregazioni: questioni ancora sospese
«I parchi come Gardaland, discoteche, sale da gioco, giostre, spettacoli viaggianti: questi temi sono ancora da discutere. Proporremo anche qui le nostre linee guida. Nelle prossime settimane verrà discusso anche questo, dal 3 giugno dovrebbe essere tutto aperto».

Ffp2 Mascherine da usare "senza valvola": perché?
Nel testo del decreto del governo è scritto "senza valvola". «La valvola viene utilizzata in ambito ospedaliero, per determinate attività, dopve il filtro è un'ulteriore protezione per l'operatore. Senza la valvola garantiamo una protezione maggiore per chi la indossa e ancora di più per il cliente, perché senza valvola non passa il flusso del respiro dell'operatore».

Turismo e spostamenti fra regioni
«L'apertura delle frontiere è dal 3 giugno, prima è tutto chiuso, compreso il traffico fra regioni. Fino a quella data non ci saranno turisti stranieri, spero che dal 3 giungano e riprenda anche il traffico aereo».

Veneto pronto al ritorno del virus in autunno
Le terapie, che scenario ci si può immaginare? «Non ci coglierebbe impreparati il virus, in autunno, come è accaduto il 21 febbraio.
Sappiamo che i cocktail di farmaci funzionano, gli antimalarici, le cure a domicilio, abbiamo i 7 protocolli sperimentali, e i risultati sull'utilizzo del plasma dei malati è una frontiera sulla quale investire, assolutamente. Non abbiamo smantellato la rete delle terapie intensive. Se serve siamo pronti con l'artiglieria pesante».

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 11:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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