Energia per alimentare la stazione sulla Luna dal riciclo dell'anidride carbonica

Sabato 28 Ottobre 2023 di Alberto Francesconi
MESTRE Il green propulsion lab di Veritas

MESTRE - Biotecnologie per alimentare la stazione spaziale permanente sulla Luna con il riciclo dell’anidride carbonica da trasformare in energia.

Il progetto, ancora a livello sperimentale, verrà sviluppato a Porto Marghera, all’interno del Green Propulsion Laboratory di Veritas, uan struttura all’avanguardia dove si studia l’impiego di biotecnologie sui microrganismi.


FONDI PER LA RICERCA
A promuovere la ricerca è un finanziamento di 840mila euro da parte dell’Agenzia spaziale italiana per i “sistemi biogenerativi e di riciclo rifiuti per la Luna”. La notizia è arrivata ieri nella sede del GP Lab di Fusina, lo spin-off di Veritas mirato allo studio delle tecnologie legate al riciclo dei rifiuti, ed è stata subito salutata con successo dal sindaco Luigi Brugnaro, che si è complimentato con la struttura che ha ottenuto i fondi per condurre lo studio. «Questo progetto - spiega Brugnaro - potrebbe diventare un primo nucleo di sperimentazioni all’avanguardia non solo per lo spazio ma anche per la riconversione di Porto Marghera mediante trasferimento di tecnologie duali in materia di energia e chimica verde. Grazie a tutti i tecnici e scienziati che si sono impegnati per questo risultato, che dimostra l’impegno concreto ed operativo del Comune sui temi della sostenibilità».
Il Progetto “Biomoon: Low Gravity Biorefinery Platform” si inserisce nel programma Artemis della Nasa per la prossima realizzazione della stazione lunare permanente. È previsto lo sviluppo di una piattaforma tecnologica per sperimentare - con l’impiego di biotecnologie microbiche sviluppate e in corso di brevettazione al GPLab di Fusina - la produzione di bioidrogeno, cattura della CO2 e sua trasformazione in energia e chemicals in condizioni di gravità lunare. Da tempo a Fusina si studia la possibilità di produrre energia dai batteri rossi presenti nei fondali lagunari che “catturano” l’anidride carbonica e la trasformano. Il GPLab svilupperà la progettazione, realizzazione e sperimentazione dei diversi moduli all’interno di una nuova struttura, che avrà la forma di una cupola geodetica - denominata Microlife: Space Lab Platform dove saranno collocati anche i prototipi del progetto Purple B appena concluso con l’Agenzia spaziale europea.
Biomoon vede come capofila Veritas e come responsabile scientifico Graziano Tassinato del GPLab; i partner sono l’Università Ca’ Foscari per la parte di microbiologia e Cisas (Centro di ateneo di studi e attività spaziali) Giuseppe Colombo”) dell’Università di Padova per lo sviluppo di modelli fluidodinamici ed energetici dei reattori. 
 

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