L'ospedale Civile di Venezia non verrà declassato, resta presidio di primo livello

Giovedì 11 Aprile 2019
L'ospedale Civile di Venezia non verrà declassato, resta presidio di primo livello
VENEZIA - L'ospedale Civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia rimarrà «Presidio Ospedaliero di Primo Livello» e non sarà declassato a ospedale «di base», come prevedevano in un primo tempo le schede predisposte dalla Regione Veneto. La soluzione è stata trovata in un disegno di legge della Giunta, portato all'approvazione dal Presidente Luca Zaia.

Il testo modifica il Piano Sociosanitario 2019-2023, e certifica l'ospedale veneziano di Primo Livello «tenuto conto che il bacino d'utenza di afferenza è comprensivo, oltre che della popolazione del territorio insulare, anche della forte presenza turistica e della mobilità urbana giornaliera, e considerate le peculiari e disagiate condizioni geomorfologiche e insulari, in conformità all'articolo 15, comma 3, dello Statuto del Veneto».

«Appena è apparso il problema, legato alla normativa nazionale sulle caratteristiche che determinano le qualificazioni degli ospedali, meglio noto come decreto 'Balduzzì - dice Zaia - ho chiesto un lavoro tecnico giuridico urgente ma approfondito per individuare una norma che risolvesse la questione, e consentisse di dare al Civile di Venezia il rango che merita. Era un impegno che avevamo preso da subito e che siamo riusciti a mantenere in fretta, trovando la chiave giuridica che supportasse il ritorno del nosocomio a Presidio ospedaliero di Primo Livello».

Le caratteristiche che definiscono «di primo livello» il nosocomio lagunare sono previste dallo stesso decreto Balduzzi.
In particolare, nella relazione si evidenzia come, oltre agli 80.726 residenti, va conteggiata anche la presenza turistica giornaliera media (44.900 presenze in agosto) e quella che si reca a Venezia per studio o lavoro (tra 10.000 e 20.000 persone). La sola popolazione universitaria è di circa 25.000 studenti, ai quali vanno aggiunte migliaia di lavoratori. Si specifica inoltre che il Civile, nella scheda ospedaliera proposta nella delibera trasmessa al Consiglio regionale, è dotato di tutte le specialità previste per delineare una struttura di primo livello, tra le quali il Pronto Soccorso, l'Emergenza-Urgenza per le maggiori complessità e Osservazione Breve Intensiva. È inoltre inserito nella rete delle patologie tempo-dipendenti dell'Ictus, dell'infarto acuto del miocardio e del trauma. A queste motivazioni tecniche si aggiungono le condizioni geomorfologiche del territorio di riferimento e della popolazione all'interno, con criticità nella mobilità urbana tali da rendere complessa la gestione dell'urgenza-emergenza, tenuto conto delle difficoltà e dei tempi dei collegamenti con la terraferma.
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