VENEZIA - È stato firmato oggi, nel corso di un incontro a Palazzo Molin, a Venezia, un protocollo di intesa fra la Regione Veneto e i Sindacati della dirigenza dell'area sanità che individua alcune azioni strategiche e condivise volte al miglioramento del clima aziendale, nonchè all'avvio e al completamento della contrattazione integrativa aziendale.
Il documento, sollecitato dalle parti sindacali e già condiviso dall'assessore Lanzarin, rappresenta uno strumento di natura politico - sindacale per rispondere ad un crescente disagio contestuale e lavorativo e contrastare il fenomeno delle dimissioni «inattese».
«Il protocollo - fa notare Lanzarin - mira, in primis, al monitoraggio e al miglioramento del clima aziendale, perché è importante intervenire per capire le motivazioni dello spostamento di sanitari dal pubblico al privato».
Il documento condiviso raccoglie, poi, l'impegno regionale a stimolare l'attuazione della contrattazione integrativa aziendale, non sempre avviata e conclusa dalle aziende pur a 3 anni dalla sottoscrizione del contratto nazionale, affinché si definisca, auspicabilmente, entro il 31 marzo 2023. Infine, la regione e le parti sindacali hanno assunto l'impegno di dare attuazione al patto della salute 2019 - 2021, per
consentire alle Regioni di incrementare le risorse a favore della contrattazione integrativa.
L'ultimo punto attiene all'impegno regionale per favorire l'incremento delle prestazioni aggiuntive a 100 euro l'ora anche in ambiti diversi dai Pronto Soccorso, dove la sperimentazione è già stata attivata dall'estate. Tale impegno potrà essere sostenuto o a livello di contrattazione nazionale, o a livello di legge di bilancio o attraverso un nuovo intervento normativo.