Veneto: niente addizionale Irpef nel 2023. I grandi contribuenti pagheranno più Irap per abbassarla alle Rsa. Chi sono

Giovedì 1 Dicembre 2022 di Alda Vanzan
Palazzo Ferro Fini a Venezia, seduta del Consiglio Regionale del Veneto

VENEZIA - Adesso è certo: i veneti non pagheranno l’addizionale Irpef neanche nel 2023. In compenso alcuni “grandi contribuenti”, dall’Enel a Bankitalia, pagheranno di più l’Irap consentendo un gettito per le casse regionali di 10,8 milioni di euro. L’ufficialità arriva dalla Prima commissione del consiglio regionale del Veneto dove ieri sono stati approvati a maggioranza la Legge di stabilità, il Collegato e il bilancio di previsione 2023. Con la premessa che “non è prevista una manovra emendativa riferita all’addizionale Irpef” da parte della giunta. «Sarà ancora una volta un bilancio tax free che rivolge un’attenzione particolare al sociale e che restituisce risorse agli assessorati, il che significa immettere nel tessuto economico e produttivo del Veneto energie che serviranno ad affrontare questa difficile congiuntura economica», ha detto il presidente della commissione Luciano Sandonà (Lega).

---> CHI SONO I GRANDI CONTRIBUENTI

L’ELENCO

La manovra di bilancio arriverà in aula la settimana prossima: martedì 6 e mercoledì 7 dicembre il consiglio regionale si occuperà del Defr, quindi, dal 13, del bilancio. La Prima commissione ieri ha licenziato gli emendamenti dell’assessore Francesco Calzavara. Il primo, votato all’unanimità, riguarda la Legge di stabilità ed è destinato ad abbassare l’Irap delle Ipab al 3,9% (quelle pubbliche pagavano di più): il mancato gettito di 8,8 milioni sarà coperto da un aumento dello 0,92% dell’Irap ad alcune categorie produttive, il che consentirà un gettito di 10,8 milioni. Tra questi grandi contribuenti ci sono Liquigas, Enel Energia, Terna, Italgas, Tim, Wind Tre, e poi banche, da Banca d’Italia a Fideuram alla Cassa di risparmio di Bolzano.

Ma anche assicurazioni, come Allianz e Generali, fino alle Poste.

IL SOCIALE

I soldi in più chiesti ad alcuni settori produttivi non basteranno però per neutralizzare l’aumento delle rette delle Rsa. E su questo tema ci sarà battaglia in aula da parte delle opposizioni. L’altro emendamento presentato da Calzavara riguarda infatti la legge di bilancio e, grazie a 9,6 milioni trovati con un riaccertamento dell’Irap, vengono ripristinati gli stanziamenti agli assessorati. In pratica si cancellano i tagli lineari del 14% decisi con la prima bozza di bilancio lo scorso agosto. Ma resta, appunto, tutto il tema del sociale che è stato anche al centro della manifestazione dei sindacati martedì scorso a Venezia. 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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