Addio Tony Davanzo, una vita tra cabaret e il gusto per la risata

Martedì 8 Febbraio 2022 di Fabrizio Cibin
Tony Davanzo

MUSILE DI PIAVE - «Vutu saver l’ultima? San Piero l’ha pers e ciave del Paradiso e, savendo che mi ho sempre iutà tuti, el me ha dito: Tony vien qua che ho bisogno. E mi son dat... El resto ti o conte quando te vignarà a trovarme...». Con questo post, pubblicato sul suo profilo Facebook, i familiari hanno voluto annunciare la morte di Antonio Davanzo, per tutti “ Tony”.

Perchè lui era così: amava fare divertire la gente, strappare un sorriso, farla andare via serena. Lo faceva a teatro, in uno degli innumerevoli palcoscenici calcati, oppure dagli schermi delle tivù private, ma anche dai più moderni mezzi, tra Facebook e YouTube, o semplicemente in piazza, davanti a un caffè o mentre attendeva di svolgere il suo servizio come “Nonno Vigile”.

EX COMMERCIANTE
Tony se ne è andato nella notte, a causa dell’aggravarsi di una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo. Aveva 71 anni e lascia la moglie Luciana e i figli Daniele e Riccardo. In passato aveva gestito un’attività commerciale a San Donà, anche se ovunque è conosciuto per quello che per lui non era mai un mestiere, ma una missione, quella di far ridere la gente. Inizialmente all’interno del programma “Cronache Venete”, in onda su TeleChiara, con la sua “Vutu saver l’ultima?”, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Particolarmente dotato per la recitazione, era uno degli attori di punta della compagnia teatrale “Gli Amici di Cesco”. Senza contare che, come cabarettista, si era esibito in tante occasioni, tra Sandonatese e Trevigiano, nelle feste paesane. E si era anche tolto la soddisfazione di salire sul palco del Cantagiro di RaiDue, nella tappa di Musile del 1991. A Musile la sua immagine è legata anche al Patto d’Amistà, visto che per anni, ne è stato il banditore ufficiale, presentatore della serata e incaricato di leggere il trattato da stipulare tra i San Donà e, appunto, Musile.

Per l’associazione “7 Agosto” di Angelo Striuli, aveva presentato decine di manifestazioni. Nel 2012 era stato insignito del titolo di cavaliere, pergamena consegnata dall’allora sindaco Gianluca Forcolin. «Dopo di lui - ha commentato - il Patto non è stato più lo stesso. Come nonno vigile era sempre sorridente e buono con i bimbi, che lo avevano battezzato Nonno Toni». Affranta il sindaco attuale, Silvia Susanna. «Un amico vero che si è dedicato anche al volontariato nella nostra città e che ha contribuito a farci conoscere fuori dai confini». E con lei anche il collega di San Donà, Andrea Cereser. «Con la sua passione per la storia locale e un entusiasmo contagioso, ha accompagnato tanti eventi locali. Come ha vissuto, ci ha lasciato, cercando di alleggerire le situazioni tristi della vita». I funerali domani, alle 15, nella chiesa di Musile: questa sera, alle 19, la recita del rosario.
 

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