"Se un giorno la velocità dovesse uccidermi non piangete, io stavo sorridendo". La frase sui social del conducente: Altin e la sua vita da "Fast & furious"

Tra velocità e video che condivideva: Altin aveva il "culto" della sua Bmw. Assetto sportivo, minigonne, pneumatici ribassati: spesso incappava nei controlli della polizia

Domenica 10 Dicembre 2023 di Marco Corazza
Alti Hoti con la sua Bmw Serie 5

PORTOGRUARO (VENEZIA) - La vita come un film. Nei video pubblicati da Altin sui social quasi sempre in primo piano compare la sua Bmw Serie 5 nera, la sua amata "pantera nera", come era solito chiamarla. Un auto di quasi 20 anni che il 22enne di Concordia Sagittaria aveva acquistato d'occasione e poi personalizzata con fregi, minigonne, pneumatici ribassati. Sembrava nuova quell'auto nera che più di qualcuno ha visto spesso passare lungo le strade di Concordia, dove abita a famiglia Hoti, e di Portogruaro. La conoscevano anche le forze dell'ordine, che in più occasioni avevano fermato Altin dopo che aveva pestato sull'acceleratore più del consentito. Il giovane non era infatti uno sconosciuto a Carabinieri, Polizia e Polizia locale. Quando l'altra notte i militari dell'Arma hanno trovato la targa della Bmw sull'asfalto, staccatasi per il violento urto, hanno capito subito a chi apparteneva. Quando poi hanno tirato su dall'acqua la grossa berlina nera la tragedia si è materializzata alla vista dei corpi senza vita dei tre ragazzi intrappolati nell'abitacolo.

EMULAZIONE

La Bmw Serie 5 era completamente distrutta, così come la Porsche di Paul Walker, l'attore che ha interpretato il personaggio di Brian O'Conner nella serie di film "Fast and Furious". Walker è morto il 30 novembre del 2013 in uno spaventoso incidente stradale. Era lui che nella serie cinematografica statunitense guidava le auto nelle corse clandestine. Gare tra le strade cittadine con bolidi che sfioravano i 300 all'ora. Filmati che richiamano quelli pubblicati nei social di Altin Hoti, con evoluzioni e corse nei piazzali del Portogruarese, o quello in cui la sua Bmw è parcheggiata a fianco di una Lamborghini e sulla parete la scritta che campeggia: "Se un giorno la velocità dovesse uccidermi non piangete, io stavo sorridendo".

Per lui era una vera "dea" la sua "Black panther E60", immortalata in ogni sua trasformazione, con tanto di video dell'arrivo dei pezzi di ricambio. Almeno fino allo scorso maggio, quando il fratello di Altin, Admir, aveva perso la vita in un incidente. La perdita dell'unico fratello aveva scosso Altin: poco più di un mese fa aveva pubblicato la foto che ritraeva il nome del fratello con delle luci sul luogo in cui c' stato l'incidente mortale, con un messaggio: «Non ha più senso niente senza di te». Ora quelle stesse luci sono apparse sulla spalletta del ponte sul Reghena per i tre ragazzi. Per Altin, la fidanzata e l'amico, nessuna luce dei film ma, purtroppo, solo la triste verità.

Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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