CHIOGGIA - Ex Hotel Capo Est di Sottomarina sgomberato dai clienti in nero, ma di notte provano a rientrare: «C'è una donna in terrazza». Scatta il nuovo intervento. Oggi, giovedì 28 settembre, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha firmato una nuova ordinanza relativa a un secondo intervento all'hotel Capo Est.
«Ho appena firmato - scrive Armelao - una nuova ordinanza atta a garantire la sicurezza che nessuno senza titolo possa entrare nella struttura. Sono stato informato ieri in tarda serata che qualcuno stava cercando di scavalcare la recinzione, e questa mattina hanno notato la presenza di una donna in una delle terrazze. Ho già dato mandato di intervenire con celerità e già da oggi pomeriggio, per interdire con ogni mezzo le entrate principali alle camere. Non possiamo rischiare di compromettere lo sgombero di ieri».
Inquilini in nero
Ieri, mercoledì 27 settembre a partire delle 7 con l'ausilio delle forze dell'ordine, l'intervento alla struttura «Ex Hotel Capo Est» all'angolo di via Vittor Pisani e via Colombo, a Sottomarina di Chioggia. L'intervento è stato fortemente voluto dal sindaco Mauro Armelao e sostenuto da tutta l'Amministrazione comunale per riportare ordine e legalità nella zona di Sottomarina che da molti anni, a causa di buona parte dei soggetti che vivevano lì senza regolare contratto d'affitto, era teatro di risse, liti, danneggiamenti che creavano turbativa all'ordine pubblico. «Da almeno 6 anni la serenità dei residenti veniva minata da comportamenti illeciti - si legge in una nota del Comune - e anche le forze dell'ordine erano continuamente chiamate a intervenire lì più volte al giorno per sedare situazioni pericolose, distogliendole dal normale controllo del territorio». Lo sgombero, fanno sapere dall'amministrazione locale, è stato reso possibile grazie all'ordinanza n.54 del 13 settembre 2022 a firma del sindaco del Comune, Armelao.
Il 12 gennaio scorso il Tar ha deciso la legittimità dell'ordinanza di sgombero ordinando la messa a norma della struttura e il contestuale divieto di accesso ai non addetti ai lavori. «A questo - si legge nella nota del Comune - non ha fatto seguito alcune azione fino ad arrivare ad oggi, con lo sgombero forzato della struttura».
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