Panevin, smog alle stelle, scatta l'allerta: stop alle auto

Martedì 7 Gennaio 2020 di Alvise Sperandio
I Panevin hanno contribuito a peggiorare la qualità dell'aria
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VENEZIA - Smog altissimo, scatta l’ emergenza. I Panevin bruciati in grande quantità, in città e in molte località della provincia, come previsto hanno aggravato una situazione già complicata per la qualità dell’aria che respiriamo, che resta scadente o pessima senza soluzione di continuità dal 31 dicembre scorso
Il tutto mentre in concomitanza con la fine delle vacanze e la riapertura delle scuole e degli uffici, da oggi tornano in vigore le misure di limitazione al traffico ed è già allerta arancione, decretata ieri da Arpav nel suo primo bollettino settimanale e che comporta lo stop anche dei veicoli privati a diesel euro 4, in aggiunta a quelli più datati che già devono fermarsi con il livello verde. 
L’ESCALATION
Dopo i Panevin ddi domenica sera, la situazione si è fatta molto critica: già durante la notte le polveri sottili (Pm10) erano via via cresciute, superando dappertutto la concentrazione limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria tra le 20 e le 22, quando i roghi avevano ormai sprigionato il loro effetto, e sfondando quota 100 dopo la mezzanotte. Ieri mattina i picchi hanno fatto “impazzire” i grafici: la centralina di parco Bissuola, quella di riferimento urbano in forza della quale Arpav ha fatto scattare l’allerta arancione che sarà in vigore fino a giovedì, ha registrato 200 microgrammi per metro cubo d’aria di polveri sottili, quattro volte il consentito; alla stessa ora se ne sono avuti 189 in via Tagliamento alla Gazzera, nei pressi della tangenziale, e 162 in via Beccaria a Marghera, mentre la stazione di Rio Novo in centro storico ne ha calcolati 177. Si sono spinte di quattro o cinque volte sopra il limite anche le polveri sottilissime (Pm2,5), il cui massimo giornaliero consentito è dimezzato a 25 microgrammi per metro cubo d’aria, con una punta massima di 129 alle 20 di domenica nella centralina di Portogruaro. Valori altissimi dappertutto, insomma, anche se poi c’è stata una flessione nel pomeriggio: ieri c’è chi ha riferito di aver trovato cenere sull’auto, ben visibile passando il dito sul parabrezza; chi di aver sentito puzza di fumo in alcune zone della città dove le colonne, come attorno all’ospedale dell’Angelo, si sono viste già in mattinata; chi, ancora, tra i più attenti al problema dell’inquinamento, ha fatto presente che i numeri sono più elevati di capitali come Parigi, Shangai e Pechino, spesso soffocate dallo smog, ma che negli ultimi giorni sono mai andate oltre i 110-120 microgrammi per metro cubo d’aria. Nulla di nuovo, d’altronde.
LO SCORSO ANNO
Era andata così anche l’anno scorso, con il sindaco Luigi Brugnaro a difendere il diritto ai Panevin per chi rispetta le regole. Quest’anno però si fanno sentire le opposizioni, con Monica Sambo e Alessandro Baglioni (Pd) a parlare di grave emergenza e a chiedere al sindaco misure immediate. Ma anche quest’anno, oltre ai Panevin autorizzati e inseriti nel programma delle Città in festa – ieri all’imbrunire sono andati a fuoco quelli del parco Piraghetto, del parco di Catene e di forte Bazzera a Tessera – ne sono bruciati tanti altri a iniziativa privata che, a rigore, dovevano essere impediti. Da Ca’ Farsetti non sono giunte notizie di controlli o di contravvenzioni elevate. 
LIMITAZIONI AL TRAFFICO
Intanto oggi, come si diceva, tornano in vigore le limitazioni del traffico che saranno valide senza più sospensioni fino al 31 marzo. È allerta arancione: devono fermarsi non solo i motocicli e ciclomotori euro 0 a due tempi, i veicoli privati a benzina euro 0 e 1 e i diesel euro 0, 1, 2 e 3 e i veicoli commerciali diesel euro 0, 1, 2 e 3, già interessati dal livello verde, ma anche i veicoli privati diesel euro 4.

Il divieto vale fino a giovedì, quando uscirà il prossimo bollettino dell’Arpav, dalle 8.30 alle 18.30 su tutto il territorio di terraferma eccetto le tangenziali. Inoltre, non si possono usare i riscaldamenti a pellet di classe inferiore alle tre stelle, salvo che non siano disponibili impianti alternativi, e non si possono né accendere fuochi né spandere liquami zootecnici. Gli esperti stanno monitorando come evolve la situazione. Le previsioni meteo danno bel tempo ancora per tutta la settimana e l’assenza di precipitazioni, che si protrae dall’antivigilia di Natale, non favorisce la dispersione dello smog. Nel caso in cui i giorni di superamento delle polveri sottili arrivassero a 10 giorni consecutivi, dovrà scattare allerta rossa, che lo scorso anno si era avuta tra il 14 e il 17 gennaio. Così come i Panevin, anche limitazioni del traffico ogni anno si portano dietro una marea di polemiche: non solo perché sono previste oltre 30 deroghe che rischiano di eluderne gli effetti, ma anche perché sulle strade di pattuglie della Polizia locale a controllare se ne vedono poche, per non dire nessuna. 

Ultimo aggiornamento: 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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