Si fanno prestare 5 milioni dal Casinò
per le fiches e non li restituiscono

Martedì 25 Ottobre 2011 di Michele Fullin
Giocatore al casinò
VENEZIA - Ai risultati economici del Casin hanno contribuito anche alcune situazioni creditizie che non sono andate a buon fine. In parole povere ci sono 1.714 persone cui la Casa da gioco ha prestato soldi per cambiare fiches per un totale di 4 milioni 850mila euro al 31 dicembre 2010. Due giocatori in particolare, evidentemente persone che andavano trattate con i guanti, hanno avuto nel 2006 un affidamento rispettivamente di due milioni e di un milione. Soldi che non hanno mai restituito e non potranno mai restituire. Così la perdita di due milioni è stata computata a perdita nel bilancio 2008 e quella da un milione nel 2010.



È la risposta che l’assessore alle società partecipate Antonio Paruzzolo ha fornito al consigliere del Pd, Jacopo Molina, ad una interpellanza depositata il 6 aprile scorso e che ha lasciato sorpresi parecchi consiglieri comunali i quali hanno detto di ignorare completamente l’entità di questo fenomeno.



«È inaudito - ha attaccato Molina - che ogni volta dobbiamo venire a scoprire le cose a spizzichi e bocconi. Anche le decisioni del Casinò, in quanto società ad azionariato interamente pubblico, sono soggette al vaglio della Corte dei conti. Chi ha derubricato a perdita queste sofferenze avrà sicuramente fatto tutti i tentativi per recuperare la cifra. E anche sulle continue voci di "affitto" della gestione o di vendita di azioni, chiedo che il sindaco venga a riferire in commissione».



Un siparietto curioso è avvenuto quando, alla domanda precisa su chi fosse il responsabile dell’ufficio e quale fosse il suo curriculum, Paruzzolo ha esibito una lettera dell’amministratore delegato Vittorio Ravà in cui egli affermava che il responsabile di tutto è lui, allegando il suo curriculum.



«Ravà - ha continuato Molina - non deve sindacare sulle richieste dei consiglieri comunali, ma fornire se possibile risposte ai loro quesiti. Io chiedo da anni l’elenco delle partecipate anche indirette del Casinò, ma non ho avuto risposta. Non sappiamo nulla della Vittoriosa gaming e delle 4 società che ci stanno sotto».



«Non si possono venire a sapere le cose sulle nostre società solo perché un consigliere ha fatto una domanda precisa - ha concluso il leghista Marco Zuanich - sono pienamente d’accordo con Molina: il sindaco deve riferire cosa sta succedendo».
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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