SCORZÈ - Costernazione e incredulità per la morte di Amedeo Favaro, 71 anni il prossimo settembre, appassionato ciclista conosciuto dagli amici col soprannome di "Meo".
INUTILI I SOCCORSI
Ma non c'è stato nulla da fare. Inutili le manovre per la rianimazione cardiopolmonare dei medici dell'autoambulanza. E pensare che giorni prima avevamo pedalato 90 chilometri con la bici da corsa. Abbiamo cercato subito di avvisare la consorte di quanto successo continua Varetto - e abbiamo anche telefonato al fratello Orlando, anche lui cicloamatore, che in quel momento si trovava in vacanza e che subito si è precipitato a casa". Amedeo Favaro risiedeva in via Ronchi a Scorzè con la moglie e non aveva figli.
«Era una persona cordiale sempre pronta ad aiutare gli altri dicono di lui gli amici Sosteneva e dava una mano anche al gruppo Noi dell'oratorio di Scorzè e quando c'era da fare qualcosa non si tirava mai indietro, sempre pronto poi a salire in sella e fare un giro in bicicletta». La salma è stata poi trasportata nell'obitorio di Cavallino-Treporti in attesa del nulla osta per il trasporto a Scorzè per la cerimonia funebre.