VENEZIA - Continua l'affanno nel quale versa la sanità pubblica, tra sospensioni di sanitari, pre-pensionamenti di medici e rincorsa a posti di lavoro nel settore privato, che garantiscano orari 'umani' e stipendi più consistenti. A questo si sommano anche gli inevitabili contagi nei quali incorre il personale sanitario, e che comportano ulteriore difficoltà al funzionamento dell'intera macchina. Nel solo territorio dell'Ulss 3 veneziana, tra medici, infermieri e personale tecnico, sono 174 le figure sospese perché non in regola con la vaccinazione, mentre 236 sono a casa perché positive al Covid.
«La quantità di forza lavoro che manca all'azienda, - ha riferito oggi Francesca Rossi, dirigente delle professioni sanitarie - è superiore alle 400 unità, e quindi una cifra molto importante».