VENEZIA - Tra le dimenticanze per cui è finita a processo per aver avuto il Reddito di cittadinanza senza averne diritto, anche quella di non aver aggiornato il fatto di essere in carcere alla Giudecca e di avere un lavoro (retribuito) nella cooperativa Il Cerchio.
Ma quello che ha portato, ieri mattina, al rinvio dell'udienza preliminare da parte del giudice Antonio Liguori al 13 aprile, è stato altro: cioè la cancellazione da parte del Governo, nelle more della Legge di Bilancio 2022, del Reddito di cittadinanza e anche dei reati di indebita percezione a partire dal gennaio 2024.
La storia è simile a tante già raccontate. Una donna, Gigliola Floriani, nata a Castelfranco (Treviso) e residente alla Giuedecca - difesa dall'avvocato Matteo Lazzaro - è a processo per aver ottenuto due tranche del Reddito per oltre 12mila euro falsificando una serie di documenti insieme alla figlia, Elisabetta Major: si va dal nucleo di famiglia non aggiornato alla mancata denuncia di una macchina di proprietà. Così come della notizia del suo arresto e della sua iniziativa a lavoro. Scoperta, era stata indagata e le era stata fatta una richiesta di rinvio a giudizio firmata dalla procura di Venezia.
L'ERRORE
Arrivato in udienza preliminare il fascicolo si è però scontrato con le nuove norme del Governo che hanno di fatto introdotto, per errore, l'impunità per chi prova a incassare il Reddito di cittadinanza senza averne diritto.
Un provvedimento sul quale la squadra del premier Giorgia Meloni sta lavorando per arrivare a una reintroduzione del reato evitando che si crei una spugna capace di far sì che chi ha ottenuto il Reddito senza averne diritto, non venga punito. A lavoro sul punto, oltre Palazzo Chigi, anche il ministero del Lavoro, quello dell'Economia e Finanza e quello della Giustizia.
Intanto, per capire che sarà, visto che sarà a breve, ecco la decisione del gup veneziano di sospendere ogni tipo di decisione e aspettare che da Roma arrivino decisioni più precise e non contraddittorie.