Rapina in villa di un'ex albergatrice: 3 donne sorprese a tavola, 2 picchiate

Venerdì 31 Gennaio 2020
la villa rapinata a Jesolo
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JESOLO - Rapina nella villa di una ex albergatrice, a all'ora di cena ieri a Jesolo. Hanno fatto irruzione in quattro, incappucciati e gridando: "Polizia" e se ne sono andati urlando "Allah Akbar". Queste le uniche parole pronunciate dai banditi che hanno sorpreso tre donne a tavola: Palmira Galvan, 89 anni, la figlia Marta Veronese, 60 e la badante Tatiana Besmeada, 43, di origine rumena. Sono state legate alle sedie. Le più giovani anche picchiate.

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L'irruzione è avvenuta in via Calvi verso le 19.30. A dare l'allarme alcune amiche della sessantenne, l'ex albergatrice, attese alle 20 per la solita serata di burraco. Sono state loro a chiamare il 113 quando, hanno suonato ripetutamente al campanello e non ottenendo risposta cercando di capire cosa fosse successo, hanno visto la sessantenne a terra vicino alla porta. I quattro sconosciuti sono fuggiti con denaro e gioielli.



Le hanno picchiate e legate mani e piedi con delle fascette
Obiettivo la cassaforte che hanno ripulito: bottino ingente fra gioielli e denaro. Gli investigatori non hanno dubbi: il colpo, quasi da arancia meccanica, messo a segno in via Calvi in una zona tutt'altro che periferica, è opera di veri professionisti. Gente esperta che non ha lasciato niente al caso e che ha agito dopo ripetuti sopralluoghi secondo un piano studiato a tavolino.

L'allarme alle forze dell'ordine poco dopo le venti.

Quando cioè Marta Veronese, a fatica e ferendosi anche alle caviglie, riesce a trascinarsi fino all'ingresso e a spalancarlo. È esausta e stesa a terra. Così la vede l'amica che sta ancora tentato di rintracciarla al telefonino. Capisce tutto e chiama il 113. Si precipitano poliziotti e carabinieri. E viene fatta arrivare anche un'ambulanza: le tre donne vengono accompagnate al pronto soccorso sotto choc.

Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 00:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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