Rapina in tabaccheria a Mestre: forbici puntate all'addome della titolare e fuga con i soldi della cassa

Domenica 30 Gennaio 2022 di Monica Andolfatto
Un intervento della polizia

MESTRE - È entrato come un normale cliente. Un ragazzo qualunque, pelle olivastra forse straniero. Cappuccio calato sugli occhi, mascherina sul volto, abbigliamento casual e se non sportivo: giubbettino scuro, jeans strappati, scarpe da ginnastica. Era da solo. Oltre a lui la negoziante. A un certo punto nelle mani dello sconosciuto appare un paio di forbici. Un attimo e le punte se le sente all’addome la titolare. Siamo nella tabaccheria al civico 28 di via Querini gestita da Silvia Oselladore.


LA DINAMICA
Non c’è bisogno di nessuna altra spiegazione.

Quel ragazzino è un malvivente che vuole i soldi in cassa. Appare determinato, nonostante la giovane età e va di fretta. La donna apre il registratore e gli consegna le poche banconote che ci sono, in tutto una cinquantina di euro. Una volta ottenuto il denaro l’altro quello che la minaccia scappa, di corsa. E corre, corre in direzione di via Dante, oltrepassando piazzale Leonardo Da Vinci, dileguandosi. È successo giovedì verso le sei di pomeriggio. Un orario abbastanza insidioso, dato che di gente in giro ce n’è ancora anche sotto i portici su cui affaccia la rivendita di sigarette. Con ogni probabilità chi ha agito puntava a fare un colpo facile, contando sulla rapidità dell’azione e sul fatto di poter mettere le mani sull’incasso ipotizzando di impossessarsi di un bottino certo più ingente. Alla fine però, come scritto, il rapinatore si è dovuto accontentare di poco contante.


LE INDAGINI
È stata la stessa commerciante a telefonare al 113, raccontando l’accaduto. Sul posto si è precipitata una Volante e gli agenti una volta avuta una sommaria descrizione fisica del fuggitivo hanno diramato la nota di ricerca che nell’immediato non ha dato alcun esito. In ogni caso in zona ci sono diverse telecamere che possono averlo inquadrato, come quelle nelle vicinanze dell’esercizio commerciale. La polizia infatti sta vagliando le immagini e avrebbe già degli indizi utili alle indagini. Resta da capire se il raid compiuto nella tabaccheria sia stato in qualche modo, come dire, pianificato, o se invece sia frutto di un’azione estemporanea. Anche se va precisato che non tutti girano per strada con una grossa forbice nascosta all’interno del giubbotto, utilizzandola come un coltello per intimidire la vittima di turno. Di recente in quella stessa area, fra Corso del Popolo, via Cappuccina e via Piave sono state registrate diverse aggressioni e rapine per strada.
 

Ultimo aggiornamento: 13:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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