VENEZIA - Ad alcuni piacciono per il loro contenuto palesemente di umorismo nero in grado di esorcizzare il tabù della morte, ad altri invece quei manifesti pubblicitari proprio non vanno giù e li accusano di cattivo gusto. Accade in questi giorni con l'ultimo, provocatorio manifesto pubblicitario della oramai nota agenzia funebre Taffo Funeral Services, affisso lungo le strade della cintura veneziana, dove viene mostrata una bara accanto all'annuncio che recita: Regalo monolocale. Seminterrato. Funerale completo a partire da 1250 euro.
L'OBBIETTIVO
Di sicuro l'obiettivo di farne parlare, anche male purché se ne parli, è stato colto in pieno dalla spregiudicata agenzia funebre, se vedendo affisso sulla strada quel cartellone pubblicitario una signora residente lì di fronte ha sentito la necessità di inviare una email indignata al Comune di Venezia per esprimere tutto il suo disgusto sui contenuti di quel controverso manifesto. «Desidero esprimere tutta la mia indignazione per la pubblicità esposta in via Pasqualigo ha scritto Cecilia perché il cattivo gusto che trasuda da questa pubblicità è incommensurabile».
La Taffo Funeral Services è sbarcata a Marghera ai primi di maggio di quest'anno, quando è stato aperto il franchising di via Trieste e per non passare inosservata gli strateghi del marketing hanno pensato bene di presentare la nuova sede veneziana studiando una specifica campagna di comunicazione particolarmente provocatoria in cui si vede un gondoliere a bordo di una bara navigare di fronte alla Salute. E campagne pubblicitarie analoghe sono state lanciate nella altre città italiane in cui è presente l'agenzia funebre, tanto che i manifesti del franchising romano sono diventati da subito virali sui social, dove i post pubblicitari più dissacranti hanno superato i 300.000 follower solo su facebook.
«Alcuni manifesti possono piacere, altri no e quella stessa pubblicità che si vede a Mestre è presente anche in altre città italiane spiega Alessandro Taffo co-titolare dell'azienda in ogni caso noi siamo orgogliosi di essere diventati famosi per avere portato l'umorismo nero in un momento particolare qual è quello della morte perché ridere della morte è possibile e necessario».