Persona scomparsa a Mestre. Firma per la pensione e sparisce, angoscia per un uomo di 64 anni della Bissuola

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Fulvio Fenzo
MESTRE Roberto Barbiero, sparito da tredici giorni dopo aver firmato per andare in pensione

MESTRE (VENEZIA) - Nessuno lo ha più visto dal 22 dicembre scorso. «Si era preso un giorno di ferie per andare al Caf della Cisl per portare le carte della pensione da mandare all’Inps» raccontano i colleghi del Centro delle Poste di Tessera dove Roberto Barbiero, “Willy” per gli amici, non si è fatto più vedere da allora.

E sono stati gli stessi colleghi, visto che il 64enne vive da solo ed avrebbe solo una cugina, a denunciarne la scomparsa e a far partire le ricerche.

CHI E'
Barbiero vive in via Metauro, alla Bissuola. «È un uomo tranquillo, abitudinario, veniva al lavoro in autobus e ultimamente aveva dei grossi problemi alla vista» raccontano a Tessera. La prima preoccupazione è che potesse essere rimasto vittima di un incidente sulla Triestina, sbalzato in un fossato o a bordo strada, ma i colleghi hanno scandagliato la zona senza trovare nessuna traccia. «Quindi, dopo Natale, in ufficio abbiamo deciso di presentare la denuncia di scomparsa - racconta Eugenio Franzò, anche lui in servizio al Cmp delle Poste a Tessera e segretario provinciale Consal Com -. Ci risulta che abbiano fatto un sopralluogo a casa sua, ma l’abitazione era vuota». Franzò ha postato ieri in Facebook l’unica foto disponibile di Barbiero che, oltre a non avere l’auto, non ha neanche un telefono cellulare: «Ora Roberto ha anche la barba, ma questa è l’unica foto che abbiamo trovato», la stessa foto riprodotta qui a fianco. 
Statura media, molto magro, doveva andare in pensione dal 9 gennaio prossimo, ed ero stato lo stesso Franzò ad accompagnarlo in Confindustria per firmare i documenti: «Con i suoi problemi alla vista, e gli dicevamo sempre che si doveva operare alle cateratte, temevo che si perdesse. Poi, il 22 dicembre, doveva appunto andare al Caf della Cisl per avviare le pratiche con l’Inps». Al Caf della Cisl, però, non risultano pratiche aperte a suo nome, ed è quindi probabile che il 64enne non si sia nemmeno presentato all’appuntamento che diceva di avere.

LE IPOTESI
Pochi, tra i colleghi, pensano ad un “allontanamento volontario” («viveva da solo... Da chi poteva allontanarsi?») e, per questo, in parecchi temono il peggio. «Siamo andati a chiedere notizie ai suoi vicini di casa, al tabaccaio dove comprava le sigarette come al bar dove andava a bersi una birra, ma tutti confermano di non averlo più visto da prima di Natale» riprendono dal Cmp di Tessera. «”Willy” è una persona chiusa e riservata, ma con lui si rideva e si scherzava, tanto che gli chiedevamo sempre perché continuava a lavorare visto che avrebbe potuto andare in pensione già da un paio d’anni» aggiungono i colleghi. 
Dopo lappello lanciato ieri via Facebook è arrivata solo la segnalazione di chi potrebbe averlo incrociato la mattina del 26 dicembre in via Ca’ Rossa, precisando che “era molto trasandato, con la barba lunga ed un giaccone beige”. L’unica traccia dopo il 22 dicembre, ma comunque qualcosa. E una cugina, l’unica quanto pare, si è fatta viva annunciando che farà mettere in giro dei manifesti. Intanto, al Cmp, i colleghi hanno sospeso tutte le feste per gli altri pensionamenti di questo periodo: è troppa l’angoscia per la scomparsa di “Willy”.
 

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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