Nell'anno della pandemia apre una pasticceria artigianale e vince la sfida

Mercoledì 28 Aprile 2021 di Riccardo Coppo
Genny Marson nella pasticceria di Caorle

CAORLE -  La forza di un sogno, quello di aprire una pasticceria artigianale, più forte dei timori per la pandemia. E' la storia di Genny Marson, ventisettenne originaria di Motta di Livenza (Tv), che a giugno del 2020 ha aperto la Pasticceria Oltremare a Caorle.

Un piccolo locale per asporto, tutto dedicato alla pasticceria d'alta qualità, che Genny realizza nel laboratorio nel retro del locale. «Ho deciso di aprire questa attività per dimostrare, soprattutto a me stessa, che avrei potuto realizzare il sogno di una vita, di avere un'attività di mia proprietà nel campo della pasticceria racconta Mi sono formata in questo campo frequentando un istituto professionale e lavorando in altre pasticcerie.

Sentivo che però la vera sfida era avere qualcosa di mio». Una sfida ancora più dura con la pandemia che ha messo in ginocchio tante attività artigianali e commerciali in tutta Italia. «Ho avuto il grande sostegno di mia madre che mi ha spronato a concretizzare il mio obiettivo racconta la ventisettenne A fine febbraio dello scorso anno abbiamo cominciato i lavori per l'allestimento della pasticceria, poi sospesi a causa del lockdown. Sono riuscita ad aprire a giugno, senza poter purtroppo organizzare una festa d'inaugurazione a causa della pandemia. Ma si tratta di un appuntamento solo rimandato». Grazie alla sua abilità ed alla sua passione (Genny ogni giorno apre l'attività tra le 6 e le 6.30 del mattino per la preparazione dei prodotti freschi di giornata ed abbassa la serranda la sera tra le 19 e le 20), i suoi dolci, i suoi pasticcini, le focacce, i panettoni sono entrati nel cuore dei caorlotti.

«Ho scelto Caorle per aprire l'attività perchè da sempre sono innamorata del borgo e della sua bella spiaggia racconta la giovane pasticciera Sono stata accolta con affetto dai caorlotti; spesso i clienti mi manifestano il loro sostegno e questo mi scalda il cuore. Con il passare dei mesi ho avviato collaborazioni con ristoranti ed alberghi del posto ai quali fornisco dessert e prodotti freschi di giornata. Faccio tutto da sola prosegue Genny ma in estate mia madre Antonella mi aiuta quando aumenta il carico di lavoro». La giovane imprendtrice mostra rammarico solamente pensando all'assenza di un vero sostegno da parte dello Stato per le nuove partite Iva. «Non avendo una partita Iva attiva nel 2019 non ho potuto beneficiare di nessun ristoro. I nuovi imprenditori sono stati lasciati soli ma conclude Genny alla domanda che spesso mi pongono se, tornando indietro, riaprirei l'attività, la mia risposta rimane un convinto sì»
 

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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