DOLO - Una visita urgente richiesta dal medico di base per una caduta, l'arrivo all'ambulatorio di Ortopedia dell'ospedale di Dolo ma l'amara sorpresa di vedersi assegnare un numero che significava altre quaranta persone davanti. E' quanto accaduto alla signora T.L. di Mirano che, oltretutto, era assieme della madre di 87 anni, anch'essa con la necessità di essere visitata. «Sono arrivata alle 11 ma dopo un paio d'ore me ne sono andata - racconta la signora -. Ho lasciato là mia madre che è stata visitata alle quattro e mezzo del pomeriggio, dopo oltre cinque ore di attesa.
I NUMERI
17 comuni fra Riviera e Miranese, oltre 270.000 residenti, fanno capo al reparto ed ambulatorio dolese. La dottoressa Silvia Gallo, direttrice dell'ospedale di Dolo, conferma il periodo difficile: L'Ortopedia di Dolo risente in questo periodo di un grave problema di carenza di medici ortopedici, a causa di un ridotto numero di specialisti, che è difficile individuare e reclutare. Nelle recenti settimane la situazione già complessa si è complicata, stante il nuovo picco epidemico, per le malattie del personale. Inoltre ci sono le ferie estive. Il reparto deve comunque garantire la traumatologia (compresi gli interventi operatori importanti e fratture di femore che vanno operate entro le 48 ore), e in questo ambito gli specialisti in ruolo offrono un altissimo livello di operatività; a risentire della situazione contingente sono le prestazioni meno urgenti, poiché si è dovuto trasferire in un solo ambulatorio sia le visite programmate non rinviabili sia le consulenze di pronto soccorso. La Direzione dell'Ospedale e l'Azienda sanitaria fanno sapere che garantiscono ogni sforzo, anche utilizzando le sinergie tra diversi ospedali, che sono una ricchezza a vantaggio dell'utenza.