Omicidio a Mestre, quei lividi sulle braccia e la testa spaccata: l'autopsia rivela come hanno ammazzato Lorenzo Nardelli. «Attirato in trappola»

Sabato 12 Agosto 2023
Lorenzo Nardelli

MESTRE (VENEZIA) - Omicidio a Mestre, le ultime novità sul caso dell'uccisione di Lorenzo Nardelli. Sono ancora molti, troppi i punti che non tornano in merito a questo violento delitto per il quale sono stati arrestati i cugini Rusu, ma qualche elemento comincia a far luce sulla vicenda: i risultati dell'autopsia, inannzitutto, che evidenziano come il pestaggio sia stato vigoroso e un dettaglio importante, ossia che Nardelli è stato trattenuto a forza mentre veniva colpito.

Poi c'è la versione dei cugini Rusu, quella del tentativo di furto e della reazione, che non convince il giudice, piuttosto orientato a ipotizzare che Nardelli sia stato, per qualche ragione, attirato in una trappola.

I risultati dell'autopsia

Nardelli sarebbe stato trattenuto con la forza mentre veniva ferocemente picchiato. L’autopsia eseguita ieri mattina sul corpo del trentaduenne di Salzano, ucciso nella notte di mercoledì a Mestre, ha evidenziato segni sulle braccia della vittima compatibili con l’azione di una persona che lo avrebbe tenuto fermo nell’ascensore mentre veniva colpito dal complice. Secondo il medico legale, il decesso è stato provocato dalle lesioni alla testa.


I due cugini in carcere

I due cugini moldavi accusati di omicidio volontario, Radu Rusu e Marin Rusu, sono comparsi ieri mattina di fronte al Gip che ha convalidato l’arresto il quale ha disposto il carcere per entrambi.

Nardelli attirato in una trappola

È l'ipotesi che sta prendendo piede sull'omicidio di Lorenzo Nardelli, dopo gli interrogatori di garanzia dei cugini Radu e Marin Rusu, accusati del delitto. È quanto avrebbe contestato il Gip di Venezia, Alberto Scaramuzza, ai due trentenni moldavi, prima di convalidare l'arresto ed emettere una nuova ordinanza di custodia in carcere. Lo stesso legale dei due, l'avvocato Jacopo Trevisan, ha detto di non saper spiegare perchè il giudice ipotizzi la pista di «una trappola» e quale ne sarebe stato il motivo. I due cugini hanno risposto al gip ribadendo la versione di una reazione a un tentativo di furto. Il giudice, secondo quanto è trapelato dall'avvocato difensore dei Rusu, avrebbe però affermato di non essere convinto dalla tesi del furto. L'ipotesi dell'agguato sarebbe maturata anche per varie contraddizioni emerse nei due lunghi interrogatori. 

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 13:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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