Offro lavoro: manca manodopera, edilizia in difficoltà. «Servono migliaia di addetti»

Sabato 15 Luglio 2023 di Marta Gasparon
Giovanni Salmistrati, presidente di Ance Venezia

MESTRE - Una carenza di manodopera che si fa sentire, arrivando ad una mancanza di qualche migliaia di addetti nell'area della Città metropolitana. Questa la panoramica del settore dei costruttori edili illustrata ieri dal presidente di Ance Venezia, l'architetto Giovanni Salmistrari, riconfermato giovedì alla guida dell'associazione con sede a Palazzo Sandi, che oggi conta circa 200 soci (un trend in crescita). «Vanno attirate giovani figure: sia operai che ruoli di gestione dei cantieri ha spiegato Salmistrari La nostra scuola edile sta portando avanti accordi e corsi di formazione».

MANODOPERA MULTIETNICA
Da tempo gli italiani faticano ad avvicinarsi a questo tipo di attività, col risultato che la manodopera è ormai multietnica. D'altronde si tratta di un lavoro tanto bello quanto faticoso. «Il fenomeno dell'immigrazione ha continuato il presidente va organizzato e gestito in modo che rappresenti un'opportunità anche per le nostre aziende. Motivo per il quale abbiamo firmato dei protocolli d'intesa con la Prefettura, per cercare di formare le persone che arrivano nel nostro territorio in un momento in cui l'edilizia sta mostrando uno sviluppo notevole, legato soprattutto al Pnrr».
Salmistrari spiega che negli ultimi 10 anni l'edilizia ha attraversato un periodo di crisi e molte imprese non hanno assunto personale, causando un buco generazionale. «Il sistema migratorio dei Paesi dell'Est ha rallentato: determinati Paesi sono infatti entrati in Europa, con conseguenti sviluppi economici che prima non c'erano. Il mio timore poi è che una volta cessata la guerra in Ucraina, essendoci un Paese intero da ricostruire molta di quella manodopera si sposti proprio in quelle zone», ha proseguito il presidente, chiarendo come i lavoratori provenienti dall'Africa subsahariana («questa, oggi, è la nostra manodopera») vada accompagnata nell'imparare tecniche a loro sconosciute.
A pochi giorni dall'ultima assemblea dei soci, che ha visto anche la rielezione a vicepresidente di Omar Catto e Andrea Galesso fino al 2027, Salmistrari ha annunciato anche la volontà di concretizzare un percorso di avvicinamento a Confindustria Veneto Est.

In altre parole, una collaborazione «per vedere se questo ente nuovo di Confindustria, con un peso politico ed economico significativo, possa rappresentare un veicolo importante anche per l'Ance».

LAVORI PUBBLICI
L'obiettivo, che potrebbe prendere forma gradualmente entro un paio d'anni, sarà poi quello di mettere in campo un processo aggregativo, creando al suo interno una sezione autonoma: Ance Veneto Est, insieme alle province di Padova, Treviso e Rovigo, per ottenere più peso politico senza mai perdere l'ancoraggio alle singole realtà e specificità del territorio. Se da un lato il sistema delle costruzioni, che si rispecchiano nella cassa edile, ha segnato aumenti nell'ultimo anno dell'8% in termini di nuove imprese ed operai iscritti, dall'altro andranno valutati gli effetti del nuovo decreto sui Lavori pubblici e monitorato sul versante dei lavori pubblici il tema del caro materiale e dell'adeguamento dei prezzi. «Il Mose? Per fortuna c'è e funziona. La vera questione è quella dei finanziamenti: ci sono ma arrivano con lentezza esasperante. Ci sono opere di compensazione che riguardano tutta la laguna (specie le barene) che vanno fatte».
Sulla questione dei palchi allestiti in Piazza, Salmistrari ha dichiarato che i danni risultano irreversibili: a suo avviso è sufficiente installarli con le dovute accortezze.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci