Via Torino-Via della Libertà, apre martedì il nuovo cavalcavia

Domenica 2 Luglio 2023 di Elisio Trevisan
Via Torino-Via della Libertà, apre martedì il nuovo cavalcavia

MESTRE - Dalle 8 di mattina di martedì la viabilità cittadina cambierà volto. Ai due nodi costituiti dal cavalcavia di San Giuliano e da quello di Mestre si aggiungerà quello del Vega, tutti e tre incentrati sulla strada regionale 11 o via della Libertà, nata come la "direttissima" per piazzale Roma e quindi Venezia, ma al tempo stesso lunga cicatrice che separa la parte sud con l'area industriale e il porto dalla parte nord con il centro urbano di Mestre, separazione che aveva senso un tempo quando Porto Marghera era la "città" delle fabbriche ma non più da quando la maggior parte delle industrie hanno chiuso e al loro posto si sono insediate molte attività commerciali e terziarie: da martedì, dunque, a disposizione degli automobilisti ci saranno una galleria artificiale, due rotatorie, una a raso all'altezza dell'entrata di Fincantieri e una sopraelevata all'altezza del Vega con il collegamento aereo tra via Torino, che non sarà più una strada cieca, e il Parco scientifico che, a sua volta, non sarà più un pezzo della vecchia area industriale veneziana separato dalla città ma ne diventerà parte integrante.
Dopo tre anni di lavori, iniziati a novembre del 2019 e con un anno di ritardo provocato dalla pandemia di Covid e della conseguente difficoltà di trovare le materie prime, l'opera verrà inaugurata dal sindaco Luigi Brugnaro dopodiché sarà percorribile in tutti i sensi: da e per Mestre centro, da e per Venezia, da e per via Torino, da e per l'area del Vega, e infine da e per le autostrade.


LA STORIA
Tutto nacque nel 2015 quando venne siglato l'accordo di programma tra ministero dello Sviluppo economico (Mise), Regione, Comune e Porto per il rilancio dell'area produttiva di Marghera con una dotazione complessiva di 152 milioni di euro per 23 progetti: la maggior parte riguardano l'area industriale e il suo sviluppo, mentre le nuove strade su via della Libertà segnano che quello sviluppo sarà anche urbano e non solo produttivo. La parte riservata alla viabilità è costata circa 20 milioni di euro (inizialmente erano 18,3), più altri 5 milioni finanziati da Rfi per realizzare il nuovo sottopasso ciclopedonale sotto alla stazione ferroviaria di Marghera che collegherà via Paganello e quindi via Torino con l'area del Vega, all'altezza dell'edificio Antares, e consentirà di arrivare a Venezia dal centro di Mestre: largo 5,6 metri, sostituirà quello attuale più stretto e scomodo, ma l'impresa edile D'Adiutorio Appalti e Costruzioni di Montorio al Vomano in Abruzzo è in ritardo coi tempi, probabilmente finirà per settembre, e così il Comune ha deciso che non si poteva più aspettare per aprire la nuova viabilità che è completata ormai dallo scorso marzo. L'impresa chiamata dalle Ferrovie continuerà a lavorare senza interrompere il traffico automobilistico per realizzare pista ciclabile, ascensori, scalinate con scivoli ai lati per far scorrere le biciclette, una rampa sul lato di via Torino e una sul lato del Vega, e, infine, la copertura della stazione dato che attualmente è completamente all'aperto senza alcun riparo per i passeggeri.
Da martedì mattina, intanto, la sede di terraferma dell'Università di Ca' Foscari in via Torino sarà collegata direttamente con il Parco scientifico dove ha sede il suo incubatore di aziende "Vega In Cube", oltre alla startup Digital Strategy Innovation (Dsi) specializzata in ricerca applicata nei campi dell'AI (intelligenza artificiale), Big Data e Data Analysis, sviluppata dalla ricerca di Ca' Foscari e accelerata da VeniSia (acceleratore di innovazione sulla sostenibilità dello stesso Ateneo).


IL NUOVO POLO
Ricerca, studio, insegnamento, innovazione applicata alle imprese diventeranno, dunque, un unico polo di cultura e formazione grazie al nuovo maxi raccordo viabilistico che avrà anche la doppia funzione di rilanciare, anche dal punto di vista immobiliare, due aree altrimenti chiuse: quella di via Torino da un lato, e quella del Vega con tutti i terreni abbandonati e le vecchie fabbriche dall'altro.

La facilità di collegamento tra le due parti della città renderà, infatti, molto più appetibili quelle aree dalle quali raggiungere Venezia e, allo stesso tempo, le autostrade, sarà praticamente immediato.

Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 07:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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