Via Libertà, tunnel in ritardo, slitta l'apertura del super-svincolo

Cavalcavia per via Torino pronto ma "bloccato" dai lavori delle Ferrovie per il nuovo sottopasso ciclopedonale della stazione di Porto Marghera

Giovedì 13 Aprile 2023 di Fulvio Fenzo
Via Libertà, tunnel in ritardo, slitta l'apertura del super-svincolo

MESTRE - Stanno lavorando in una trentina in un francobollo di terreno, tra il Vega e via Libertà, con macchine operatrici e camion che vanno e vengono per consegnare i materiali o per portar via il terreno degli scavi in corso per realizzare il nuovo tunnel verso la stazione ferroviaria di Porto Marghera.

Una situazione non facile che, a malincuore, costringe ora il Comune a far slittare di almeno un mese l'apertura del nuovo svincolo tra via Libertà e via Torino (compresa la rotatoria a raso davanti all'ingresso Fincantieri), pronto dall'inizio di marzo ma che, se venisse utilizzato, renderebbe impossibile la prosecuzione del cantiere delle Ferrovie. E così, toccando ferro, l'apertura è già slittata a fine maggio anche se, secondo l'impresa che sta "scavando" sotto via Libertà, le operazioni più delicate non termineranno prima di metà giugno.


IL PROGETTO
Lo stretto sottopasso tra la stazione di Porto Marghera e il Vega - una zona sempre più strategica visto che il piccolo scalo serve ora anche il polo universitario di via Torino - verrà sostituito da un tunnel ciclopedonale largo 5 metri e 60 centimetri, praticamente parallelo a quello attuale, ma arretrato di alcuni metri verso Mestre, con la pista ciclabile che si connetterà poi a quella verso Venezia. Il progetto, di cui si parla dal 2017, prevede anche il rifacimento della stazione con una struttura simile a quella stazione dell'ospedale dell'Angelo (e anche a quella in costruzione in via Olimpia), con una grande copertura ad arco sopra i binari. In questa fase si sta dunque realizzando il nuovo tunnel da 8 milioni di euro, ma, appunto, la ditta che opera per conto delle Ferrovie sta riscontrando parecchie difficoltà nelle lavorazioni, costringendo il Comune a rivedere l'apertura delle nuove rampe che collegano via Libertà e via Torino. «È un intervento molto impegnativo in primo luogo per gli spazi a disposizione - spiegano dall'impresa esecutrice dei lavori per conto di Rfi, la D'Auditorio Costruzioni Spa di Teramo -. Stanno lavorando in contemporanea carpentieri, scavatoristi, la squadra per i getti di cemento, elettricisti e impiantisti più altri operai a seconda delle necessità, ma le condizioni sono molto complesse». Parte dei mezzi è sistemata a bordo strada (e parliamo di via Libertà) e i problemi insorgono anche per lo smaltimento del terreno da caricare sui camion.


PRESSING DEL COMUNE
La D'Auditorio conta di finire la sua parte dei lavori in estate, entro luglio, liberando comunque l'area affiancata a via Libertà nel mese di giugno, quindi entrerà in gioco un'altra ditta che si occuperà del rifacimento della stazione di Porto Marghera con l'installazione delle coperture ad arco e le finiture delle strutture. Per veder completate tutte le opere della zona si dovrà quindi attendere almeno fino al prossimo autunno, ma per ora l'attenzione - specialmente quella del Comune che, con l'Ufficio tecnico dei Lavori pubblici, ha fatto i miracoli per finire nei tempi previsti il nuovo snodo tra Mestre, Venezia e la prima zona industriale - è tutta puntata sul completamento del tunnel. «Noi contiamo di aprire lo sbocco su via Torino per fine maggio - taglia corto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Renato Boraso -. Per giugno abbiamo in programma l'inaugurazione con il sindaco Luigi Brugnaro, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti».
 

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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