JESOLO - Un’alba di botte.
LA SERATA
In questo contesto l’unica certezza è che la vicenda è accaduta al di fuori del locale, al termine di una serata che era scivolata via nel migliore dei modi, tra balli e la musica dance. All’alba, invece, l’epilogo di una notte che è diventata completamente da dimenticare. Ed è qui che le versioni si sdoppiano. La prima è quella dei ragazzi, fornita dal 24enne di Maerne: «E’ stata una vicenda improvvisa, rapida e confusa – racconta – Tutto è successo fuori; un ragazzo della nostra compagnia è uscito dal locale con un cuscino di un divanetto, è stato notato bodyguard che l’ha invitato a restituirlo in maniera molto decisa. E così ha fatto». Tutto finito? Non proprio, almeno secondo la versione del giovane. «Quell’addetto alla sicurezza è intervenuto con altri 5 o 6 colleghi – continua L.O. – il mio amico è stato preso per il collo in modo molto forte. Ho visto la scena, sarà stato a due metri di distanza: non c’era alcun motivo per intervenire in quella maniera. Per questo mi sono messo in mezzo, per salvarlo. Mi sono ritrovato con altri 8 bodyguard addosso, ho preso un pugno in faccia e calci su altre pari del corpo nonostante fossi a terra. Ho ancora i segni di uno scarpone sulla schiena. Appena mi sono alzato mi è stato spruzzato dello spray al peperoncino in pieno volto, lo stesso è accaduto al mio amico. Per 40 minuti non ho visto più nulla e faticavo a respirare. A quel punto ho urlato dalla paura. Sono stato pestato senza motivo».
LE DUE VERSIONI
A quel punto ad intervenire, su richiesta degli altri amici sono state le forze dell’ordine che hanno ascoltato le versioni dei ragazzi e un’ambulanza che ha soccorso il 24enne che in giornata ha poi raggiunto il pronto soccorso di Mirano. Sul posto anche alcuni genitori dei ragazzi, sconvolti per l’accaduto e che ora chiedono di accertare le responsabilità. «Una simile violenza non può essere giustificata – è il commento raccolto – i ragazzi erano fuori dal locale, non avevano creato problemi. Anche se avessero detto qualche parola di troppo una simile reazione non è giustificabile, il compito degli addetti alla sicurezza è quello di sedare episodi critici». Opposta la versione che arriva dal locale, i cui gestori ieri, assieme al responsabile alla sicurezza, hanno cercato di ricostruire l’accaduto. «Un ragazzo di quel gruppo – spiegano – è stato notato all’esterno con un cuscino di un divano. Per questo è stato raggiunto e invitato a restituirlo». Poi però la situazione sarebbe degenerata e uno dei “buttafuori” intervenuti sarebbe stato colpito. «I nostri addetti alla sicurezza sono stati insultati – riferiscono sempre dal locale – uno è anche finito a terra e ha riportato delle ferite: è finito al pronto soccorso dove i medici gli hanno riscontrato una prognosi di sette giorni».