Muretto, alba ad alta tensione: rissa tra buttafuori e clienti della discoteca

Lunedì 3 Luglio 2023 di Giuseppe Babbo
Rissa all'alba nel parcheggio della discoteca Il Muretto. L'occhio pesto di un ragazzo

JESOLO - Un’alba di botte.

E’ accaduto attorno alle 6.30 di ieri nel parcheggio antistante alla storica discoteca Il Muretto. Due le versioni dei fatti, in pratica completamente opposte, tanto che non sono escluse eventuali querele incrociate. Tra i protagonisti c’è un gruppo di ragazzi veneziani, tra i 18 e 24 anni, tutti residenti tra Maerne, Martellago e Zelarino. E poi alcuni degli addetti alla sicurezza del locale. Ad avere la peggio è stato uno dei giovani, L.O, 24 anni di Maerne, che ieri si è recato al pronto soccorso di Mirano dove i medici gli hanno riscontrato una prognosi di 30 giorni per la frattura delle ossa del setto nasale e per altre ferite tra le quali un occhio pesto. Ma a finire al pronto soccorso è stato anche uno dei “buttafuori” del locale, al quale i medici hanno riscontrato una prognosi di sette giorni. 


LA SERATA
In questo contesto l’unica certezza è che la vicenda è accaduta al di fuori del locale, al termine di una serata che era scivolata via nel migliore dei modi, tra balli e la musica dance. All’alba, invece, l’epilogo di una notte che è diventata completamente da dimenticare. Ed è qui che le versioni si sdoppiano. La prima è quella dei ragazzi, fornita dal 24enne di Maerne: «E’ stata una vicenda improvvisa, rapida e confusa – racconta – Tutto è successo fuori; un ragazzo della nostra compagnia è uscito dal locale con un cuscino di un divanetto, è stato notato bodyguard che l’ha invitato a restituirlo in maniera molto decisa. E così ha fatto». Tutto finito? Non proprio, almeno secondo la versione del giovane. «Quell’addetto alla sicurezza è intervenuto con altri 5 o 6 colleghi – continua L.O. – il mio amico è stato preso per il collo in modo molto forte. Ho visto la scena, sarà stato a due metri di distanza: non c’era alcun motivo per intervenire in quella maniera. Per questo mi sono messo in mezzo, per salvarlo. Mi sono ritrovato con altri 8 bodyguard addosso, ho preso un pugno in faccia e calci su altre pari del corpo nonostante fossi a terra. Ho ancora i segni di uno scarpone sulla schiena. Appena mi sono alzato mi è stato spruzzato dello spray al peperoncino in pieno volto, lo stesso è accaduto al mio amico. Per 40 minuti non ho visto più nulla e faticavo a respirare. A quel punto ho urlato dalla paura. Sono stato pestato senza motivo». 


LE DUE VERSIONI
A quel punto ad intervenire, su richiesta degli altri amici sono state le forze dell’ordine che hanno ascoltato le versioni dei ragazzi e un’ambulanza che ha soccorso il 24enne che in giornata ha poi raggiunto il pronto soccorso di Mirano. Sul posto anche alcuni genitori dei ragazzi, sconvolti per l’accaduto e che ora chiedono di accertare le responsabilità. «Una simile violenza non può essere giustificata – è il commento raccolto – i ragazzi erano fuori dal locale, non avevano creato problemi. Anche se avessero detto qualche parola di troppo una simile reazione non è giustificabile, il compito degli addetti alla sicurezza è quello di sedare episodi critici». Opposta la versione che arriva dal locale, i cui gestori ieri, assieme al responsabile alla sicurezza, hanno cercato di ricostruire l’accaduto. «Un ragazzo di quel gruppo – spiegano – è stato notato all’esterno con un cuscino di un divano. Per questo è stato raggiunto e invitato a restituirlo». Poi però la situazione sarebbe degenerata e uno dei “buttafuori” intervenuti sarebbe stato colpito. «I nostri addetti alla sicurezza sono stati insultati – riferiscono sempre dal locale – uno è anche finito a terra e ha riportato delle ferite: è finito al pronto soccorso dove i medici gli hanno riscontrato una prognosi di sette giorni». 

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci