Vetro artistico di Murano, ora si sperimenta l'alimentazione ad idrogeno

Venerdì 22 Aprile 2022 di Manuela Lamberti
Vetro artistico di Murano, ora si sperimenta l'alimentazione ad idrogeno

MURANO - La crisi energetica spinge a trovare alternative, soprattutto se si parla di attività che necessitano di gas 24 ore al giorno. Se ne parla da anni, ma ora forse si è arrivati a una svolta che prevede una transizione nelle fornaci muranesi. Parte la sperimentazione per l'utilizzo dell'idrogeno nelle vetrerie artistiche di Murano grazie a un protocollo d'intesa che porta la firma della presidente della Sezione Vetro di Confindustria Venezia, Martina Semenzato, del presidente di Hydrogen Park, Andrea Bos, e del direttore generale della Stazione Sperimentale del Vetro, Stefano Manoli.

L'obiettivo è capire se il vetro artistico possa essere prodotto anche in forni alimentati con miscele variabili di idrogeno e gas metano e sviluppare, su scala industriale, tecnologie per la conversione dei forni fusori dall'utilizzo di idrocarburi all'idrogeno verde. Perché va studiato come reagirà la materia cambiando la modalità di combustione, come cambieranno le temperature e le modalità di fusione. E, in caso la risposta sia favorevole, convertire tutti i forni delle aziende di Murano preservando la specificità dei processi industriali e l'antica tradizione vetraria locale.


LA SPERIMENTAZIONE


Sarà la Stazione del vetro a condurre lo studio di un prototipo e a seguire il percorso di trasferimento tecnologico, quindi la costruzione di un forno di prova da alimentare con combustibile a miscele variabili di idrogeno e gas naturale. Seguirà la verifica delle performance di un forno a scala produttiva, convertito alla combustione di idrogeno verde.
«L'impennata dei costi dell'energia e l'incertezza dettata dai nuovi scenari geopolitici stanno portando le aziende del vetro ad individuare e utilizzare combustibili da fonti rinnovabili come l'idrogeno verde. La firma del protocollo d'intesa odierno rappresenta un importante passo in questo senso, per poter tornare a guardare il futuro con fiducia» commenta Semenzato. Mentre Manoli ricorda che il vetro di Murano affronta oggi una sfida epocale a causa degli elevati costi dell'energia, l'attuale congiuntura economica e geopolitica, e gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e di neutralità climatica assunti a livello europeo. «Questi fattori stanno portando le fornaci dell'isola verso un bivio competitivo ed evolutivo cruciale. Traghettare le vetrerie muranesi verso un futuro sostenibile sarà possibile solo attraverso uno sforzo congiunto tra realtà produttive, istituzioni del territorio e centri di ricerca» conclude Manoli.


GLI AIUTI


Intanto, ad alleggerire le bollette delle fornaci artistiche arriveranno presto i fondi del Governo stanziati nella legge di bilancio. La deputata veneziana Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive alla Camera, annuncia l'imminente dello sblocco delle risorse destinate a coprire il costo del gas. Ieri il Governo ha confermato che il decreto attuativo per l'istituzione del Fondo da 5 milioni di euro ( per la ceramica e per il vetro di Murano) è stato inviato alla Corte dei Conti.

Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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