E' morto lo psichiatra Casagrande: allievo di Basaglia, contribuì a chiudere i manicomi

Domenica 10 Settembre 2023
Lo psichiatra Domenico Casagrande

VENEZIA - Addio a Domenico Casagrande, luminare della psichiatria e, ad inizio carriera, collaboratore di Franco Basaglia.
Originario di Bertinoro, Comune in provincia di Forlì-Cesena, si è spento all’età di 84 anni. Dopo la laurea all’Università di Bologna, aveva ricoperto vari incarichi negli ospedali di Gorizia e Trieste. La sua è stata una vita spesa a favore dei pazienti. Dal 1978 si trasferì a Venezia, ricoprendo fino al 1992 l’incarico di direttore dell’ospedale psichiatrico di San Clemente e dei servizi psichiatrici del centro storico di Venezia e coordinatore unico del Dipartimento di psichiatria. 
Fino al 1996 è stato membro del Comitato di Dipartimento di Tutela Salute dell’Anziano dell’Ulss di Venezia, ricoprendo per sei mesi dello stesso anno anche l’incarico di direttore sanitario della stessa Ulss, diventando successivamente direttore di Medicina di Comunità del territorio dell’Ulss di Venezia-Mestre. 

PRESTIGIOSI INCARICHI
Raggiunta la pensione nel 2003, negli anni successivi ha ricoperto vari incarichi, diventando anche consulente dell’Ulss9 di Treviso. Esperto del centro di Salute Mentale di Venezia, ha svolto prestigiose docenze all’Università di Trieste e Verona e alla Scuola infermieri di Venezia. E ancora dal 1994 al 1995 è stato docente incaricato dal Ministero dell’Interno per gli Istituti penali di Venezia. 
«In questo momento di dolore esprimiamo tutta la nostra vicinanza all’amica Maria Teresa Menotto – dicono Andrea Martella ed Emanuele Rosteghin, del Pd di Venezia - Ricordiamo con stima e gratitudine il dottor Casagrande che fin dall’inizio della sua attività ha saputo introdurre una nuova idea di psichiatria, basata sulla dignità e la capacità di dare risposte soggettive a ciascun paziente, innovando e rivoluzionando l’approccio clinico nei confronti dei pazienti psichiatrici».
«Il suo impegno civile e sociale ha vissuto da vero protagonista quella straordinaria stagione delle grandi riforme degli anni Settanta: la riforma sanitaria che ha messo le basi per un servizio sanitario nazionale, la legge 180 intitolata al suo maestro Basaglia e la stagione dei referendum - afferma Paolo Stoco - Sono stati anni impegnativi di grande trasformazione e di conquiste sociali. Per Nico era naturale intrecciare le proprie competenze tecniche e culturali con l’azione politica. Molti di noi hanno avuto il privilegio di conoscerlo dai primi anni Ottanta, sempre in ruoli di grande responsabilità». 
 

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