«Salvate l'ultima cabina telefonica, la trasformo in biblioteca», l'idea di Matteo, libraio di Mirano

Mercoledì 19 Luglio 2023 di Anna Cugini
«Salvate l'ultima cabina telefonica, la trasformo in biblioteca», l'idea di Matteo, libraio di Mirano

MIRANO - Una cabina telefonica piena zeppa di libri. Questa l'idea di un giovane miranese che ha voluto intraprendere una iniziativa originale per proteggere lo smantellamento della cabina telefonica tra via Giuseppe Verdi e via Vivaldi, l'ultima rimasta in città, a Mirano, retaggio di un'epoca non lontanissima, quando c'erano i gettoni (e poi le schede) e quando il cellulare non esisteva o era oggetto per pochi.
Matteo Barbieri, 38 anni, libraio da oltre un decennio, ha pensato così di riqualificare la cabina telefonica e renderla un punto di BookCrossing, cioè di scambio libri.

Da qualche mese infatti la Tim ha annunciato il progressivo smantellamento di tutto i "parco" delle cabine.

LA STORIA

«Qualche giorno fa - racconta - passando davanti alla casa dei miei genitori, ho visto sulla cabina un cartello che segnalava la prossima chiusura. Ho pensato, perché eliminarla? Lascerebbe un buco vuoto sul marciapiede e sicuramente non renderebbe migliore l'angolo della strada che i residenti ormai sono abituati a vedere occupato proprio dalla cabina».
«Nell'immaginario dei residenti quella cabina ha un valore simbolico, quasi affettivo - continua Matteo che ama definirsi un attivista letterario -. Sulla mia pagina Facebook ho postato l'immagine della cabina con il cartello della Tim, scrivendo che sarebbe stata la fine di un'era per via Vivaldi e il quartiere Aldo Moro. Non mi aspettavo una risposta così. Ho ho lanciato l'idea del bookcrossing "taggando" il Comune di Mirano».
«Da anni - aggiunge - vado in giro per le piazze in tutta Italia a leggere per strada alle persone. Credo nell'idea che ognuno debba fare la sua parte, anche se può sembrare banale. Lo trovo un gesto di civiltà. Sono rimasto colpito dalla partecipazione dei cittadini al mio post, in tanti si sono proposti di aiutarmi, chi mi ha dato consigli per la realizzazione del progetto e chi si è offerto di fornire i libri». Comuni come Spinea, in zona, hanno già attivato servizi di questo tipo, segno che l'idea funziona.

LA RISPOSTA

«Qualcuno nei post aveva scritto che l'amministrazione non mi avrebbe mai risposto e invece devo dire, con grande soddisfazione, che ho ricevuto riscontro sia da quest'ultima nella veste dell'assessore competente Elena Spolaore e anche da Matteo Baldan di Fratelli d'Italia» spiega Matteo.
«Sarà un'occasione - aggiunge - per coinvolgere la comunità in un senso più alto, perché per me quando le persone si stringono intorno ai libri è sempre un grande successo. Mi sentirò quanto prima telefonicamente con l'assessore Spolaore che si è presa subito in carico l'iniziativa».
E il Comune apre le porte. «Saputo del progetto abbiamo subito attivato gli uffici competenti e capiremo come procedere - commenta l'assessore Spolaore - Sicuramente una Bibliocabina è un'azione di rigenerazione interessante e molto utile. Una volta capito l'iter burocratico dovremmo poi lavorare perché la comunità se ne prenda cura. Sono in molti che vorrebbero farlo e insieme ci lavoreremo, siamo in trattativa con Tim per evitare l'abbattimento e realizzare il progetto».
Il fenomeno del "BookCrossing", lo scambio dei libri, nasce negli Stati Uniti nel 2001 come Book Sharing, e oggi coinvolge oltre 132 paesi con l'unico obiettivo di trasformare il mondo in una enorme biblioteca a cielo aperto. Si iniziarono a lasciare libri nei luoghi pubblici più disparati, dalle panchine ai mezzi pubblici. L'iniziativa ebbe grande successo tanto che oggi ci sono oltre 1.922.715 BookCrossing e 13.597.969 libri che viaggiano per il globo.

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Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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