Mestre. Addio alla scuola delle Canossiane, l'istituto di via Piave nato nel 1936 chiude i battenti. L'ultimo saluto di allievi e insegnanti

Domenica 25 Giugno 2023 di Filomena Spolaor
Mestre. Addio alla scuola delle Canossiane, l'istituto di via Piave nato nel 1936 chiude i battenti. L'ultimo saluto di allievi e insegnanti

MESTRE - C'erano le persone che le hanno conosciute prima e dopo. Ex studenti con mazzi di orchidee, famiglie con doni, insegnanti e tutti coloro che hanno frequentato, si sono incontrati ieri nel cortile dell'istituto delle suore Canossiane in via Piave, per dare l'ultimo saluto a Madre Mirella, Luciana, Carla, Alba e Giancarla.

ULTIMO SALUTO

Prima di lasciare Mestre per la chiusura delle scuole materna, elementare e media, le suore hanno dedicato un ringraziamento alla comunità che hanno accudito in tanti anni. Una lunga storia di educazione, cultura e fede, realizzata in un istituto nato in via Piave nei primi decenni del 900, nel 1936. per tanto tempo un punto di riferimento della parrocchia di Santa Maria di Lourdes e per il popolo in tempi difficili. L'istituto è stato un luogo di accoglienza e rifugio nel primo e secondo Dopoguerra, ma anche spazio per convegni sociali e cattolici.
«Siamo state religiose semplici, fedeli e lungimiranti ha detto Madre Mirella - con la finalità di educare. Un filo rosso ha collegato le suore Canossiane del primo Novecento a quelle del Duemila: accogliere bambini e adolescenti nella scuola, intrecciando fede e cultura».
Ma le suore sono anche uscite dal convento per recarsi nelle varie parrocchie per il catechismo, la Messa e la visita agli ammalati. «Molti di voi ci ricordano come presenze discrete e fedeli ha spiegato Madre Mirella - Con grande dispiacere lasciamo, ma nel nostro profondo restate voi e l'affetto che ci ha uniti. Ciascuna di noi andrà in altri luoghi per portare un progetto educativo. Saremo disponibili, resta lo stesso numero di telefono, potete contattarci».
Numerose le insegnanti presenti, tra cui Barbara Baschiera, ex insegnante di lettere per alcuni anni all'istituto e ora docente di pedagogia all'università Ca Foscari. È stata allieva della scuola, che poi ha fatto frequentare anche ai figli.

I RACCONTI

«Ricordo ancora la telefonata di Madre Mirella ha raccontato - che mi chiedeva di insegnare qui. Ogni studente era una persona in crescita, con una sua storia, caratteristiche e talenti valorizzare». Suor Mirella ha dato la parola a un ex studente, che le ha chiesto di organizzare l'incontro. Si chiama Lorenzo, è stato sui banchi dell'istituto dalle elementari alle medie e poi la vita ha voluto che tornasse a lavorare nella farmacia di via Piave.
«Vi ricordate le gite, le ricreazioni in cortile, le soddisfazioni per i risultati ottenuti? ha detto, rivolgendosi ai giovani in cortile - Le ramanzine che vi hanno fatto maturare di più? Qui sono nate amicizie ed esperienze che ci hanno arricchito».

C'erano molti ex studenti, come Nicola arrivato da Camponogara, che fuori dall'istituto ha incontrato tre ex compagni di classe. «Era un ambiente privato - ha detto Nicola, che ora frequenta il liceo Franchetti dove ci sentivamo coccolati con personale attento e selezionato". "Madre Mirella era una chioccia e aveva tutti i suoi figli, i pulcini» ha aggiunto sua madre.

Ma c'è anche chi, come Evelina Garbin, allieva quarant'anni fa, ha creato un gruppo Whatsapp con una ventina di ex allievi.

«È stata come una seconda casa" hanno detto due fratelli. "Madre Mirella ha trasmesso la passione per l'italiano e la grammatica. Se andavamo bene, ci premiavano» hanno raccontato altri ex allievi.
Erano quasi una ventina gli insegnanti che lavoravano nell'istituto: 3 alla scuola materna, 7 alle elementari e 8 alle medie. Alcune, come per esempio quella di religione, insegnavano già in altre scuole, ma altre con contratto a tempo pieno devono cercare un altro impiego. È in difficoltà anche il personale ausiliario, composto da sei donne delle pulizie, due cuoche e una segretaria. «Lavoro qui da cinque anni come segretaria ha detto Tiziana - prima ero iscritta alla graduatoria della scuola statale. Ho un punteggio e confido di trovare un'occupazione. Stare qui era come essere a casa, in una famiglia».

 

Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 07:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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