MESTRE - Ragazzi. Vittime e aguzzini. In questi giorni la cronaca restituisce l’istantanea di una città violenta in cui i protagonisti, loro malgrado, sono sempre più spesso i minori. Baby gang che aggrediscono coetani per il cellulare o per qualche decina di euro. In centro storico e in terraferma. Di sera o in pieno giorno. L’ultimo episodio, il più recente, l’altro pomeriggio, in via Cappuccina a Mestre. Alla fermata del tram di via Sernaglia. È lì che un quindicenne di Marghera, appena terminata la scuola, sta attendendo il "siluro" rosso amaranto per rientrare a casa. Come ogni giorno. Ma martedì c’è un fuoriprogramma violento, brutale. Il presagio che possa succedere qualcosa di spiacevole ce l’ha quando vede avvicinarsi il gruppetto. Sono in quattro, a volto scoperto. Lo puntano e poi lo accerchiano. Vogliono il suo smartphone. Con ogni probabilità hanno visto che lo usava e quindi si muovono a colpo sicuro. Lui cerca di ignorarli ma poi sono pugni e calci, anche al volto. Senza pietà...
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 10:58
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