MESTRE - La pausa pranzo? Meglio una lezione di danza mediorientale, più comunemente detta "danza del ventre", dove si presentano commercianti e commesse di via Palazzo e dintorni.
Danza del ventre in pausa pranzo
Il corso inizia il 6 febbraio e si svolgerà tutti i martedì, dalle 13 alle 14. «Conosco le commercianti di via Palazzo spiega Emanuela Camozzi -. Molte sono mamme, hanno una famiglia e non si spostano di sera. Ho ascoltato i loro desideri e ho deciso di organizzare delle lezioni base di danza mediorientale, concepite per il benessere delle donne, per agevolare chi non può ricavarsi del tempo in determinati orari». Emanuela Camozzi ha aperto la scuola in via San Rocco nel 2021, spostandosi dalla Cipressina. «La struttura non è solo un centro di danza racconta -, ma anche di discipline olistiche legate al benessere della persona, come ginnastica Pilates e meditazione». Lei proviene da vent'anni di esperienza nel settore, è formatrice di danze etniche iscritta all'albo Asi Nazionale (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), si dedica al benessere psicofisico di donne di tutte le età. «La danza mediorientale spiega ancora Emanuela Camozzi - lavora su più piani: sul riprendersi uno spazio per sé, sull'autostima, la consapevolezza del corpo e del movimento». L'insegnante ha praticato per 15 anni danza moderna e contemporanea. A 23 anni ha lasciato l'Italia ed è andata a lavorare in Egitto per un "tour operator". Del Paese più popolato del mondo arabo, è rimasta affascinata dal folclore delle danze, tra le più antiche eseguite come scopo di festa nei matrimoni e rito propiziatorio, dalla loro storia e musica, quindi si è messa a studiare e a frequentare accademie Al Cairo, fino a fare della danza mediorientale una filosofia di vita.
Una passione diventata il suo lavoro, organizzando anche degli eventi internazionali. Domenica, a Mestre, arriverà il maestro armeno Tadevosyan Vaagn per un corso intensivo di danza orientale, cui si sono iscritte persone provenienti anche dai Paesi extraeuropei. «Ho 80 allieve conclude Emanuela . Alcune svolgono professioni che richiedono dei ruoli di responsabilità e rigidità nel vestiario. Sentono questo tipo di danza come un momento di leggerezza, che trasmette loro un beneficio. Non è solo arte o balletto, ha un'importanza tecnica e didattica per il benessere della donna». E, da febbraio, anche per negozianti e commesse che hanno trovato un nuovo modo per sfruttare la pausa pranzo.