Mestre. Bosco dello Sport, pubblicato il bando per il nuovo stadio. Salvini replica: «L'Europa ha già detto niente fondi dal Pnrr»

Sabato 15 Aprile 2023 di Fulvio Fenzo
Bosco dello Sport, pubblicato il bando per il nuovo stadio. Salvini replica: «L'Europa ha già detto niente fondi del Pnrr»

MESTRE - É un po' come nascere ed essere abbandonati fuori dall'ospedale. Nello stesso giorno in cui il Comune pubblica il bando per lo stadio di Tessera - opera da 87 milioni di euro, finanziati per quasi 43 milioni con fondi Pnrr, più 4,2 milioni di contributo statale e i rimanenti quasi 40 milioni con un mutuo da contrarre a carico del Comune -, ieri è stato il vice-premier Matteo Salvini ad intonare il de profundis al sogno di utilizzare i fondi europei per il Bosco dello Sport. «Mi sembra che l'Europa abbia parlato chiaramente - ha detto Salvini nell'intervista rilasciata ieri al Gazzettino -.

Se ti danno dei soldi per la sostenibilità, l'innovazione e la riduzione delle emissioni, ma tu li usi per uno stadio, evidentemente fai una scelta quanto meno bizzarra. Non ho idea delle valutazioni fatte dal governo precedente. Ma l'Europa ha chiarito: i soldi per quello non li usate. Quindi dovremo trovare un'alternativa».

IL PIANO B

E l'alternativa è in primo luogo quella di utilizzare i "fondi di coesione" non spesi, avanzata dal ministro agli Affari Ue e il Pnrr Raffaele Fitto, che lo stesso Salvini incontrerà la prossima settimana. Andrea Tomaello, vicesindaco ed assessore allo Sport, invita comunque a mantenere la calma: «Prima di fasciarci la testa aspettiamo le comunicazioni ufficiali della Commissione europea e poi, nel caso, capiremo le intenzioni del Governo. Di certo c'è il fatto che il progetto del Bosco dello Sport era stato approvato dall'Esecutivo precedente, quindi ci deve essere un'"assunzione di responsabilità" rispetto a questi impegni che sono stati presi per delle strutture che servono alla nostra città. Ci aspettiamo quindi un cofinanziamento del Governo, anche attraverso i fondi che potrebbero arrivare per "Euro 2032", inserendo anche Venezia che, con il suo aeroporto che è anche partner della Nazionale, non può essere esclusa». Già, ma il nuovo bando per lo stadio e quelli, già avviati da mesi, per l'arena-palasport, le strade e il "bosco" vero e proprio, intanto che fine faranno? «I bandi andranno avanti rispettando i tempi» risponde Tomaello, mentre da Ca' Farsetti si sottolinea che si tratta proprio di uno dei punti di forza del progetto che si è intenzionati a portare avanti ad ogni costo.

IL BANDO

E, appunto, ieri mattina è stata pubblicata la gara d'appalto per l'affidamento della progettazione definitiva e dell'esecuzione dei lavori dello stadio progettato per ospitare competizioni nazionali e internazionali Uefa di calcio, oltre a quelle di rugby, per un numero massimo di 16mila spettatori, ma anche per essere utilizzato per concerti. Sono previste due tribune generali (quella inferiore e quella superiore) e due livelli di posti "premium", uno collocato al piano campo in strettissima relazione con le azioni di gioco ed uno organizzato al secondo livello, intermedio tra l'anello basso e quello alto, prevedendo quattro settori: il settore "Locali 1" a Nord-Est, "Locali 2" a Sud-Ovest, "Ospiti" a Nord-Ovest e il settore "Vip" al Livello 2. "Le strutture saranno realizzate in parte in calcestruzzo ed in parte in carpenteria metallica - si legge nel bando -. Le elevazioni, gli spalti e gli impalcati sono concepiti in calcestruzzo mentre la copertura è concepita in acciaio". Le imprese interessate avranno un mese di tempo per farsi avanti: le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 del 15 maggio prossimo, poi il vincitore avrà 105 giorni per chiudere la progettazione e 645 giorni per terminare i lavori, cioé i tempi previsti dal Pnrr.

I COMMENTI

«Invece di pensare di realizzare il progetto anche con risorse private, si ipotizza di utilizzare il Fondo per lo sviluppo e la coesione, strumento per la rimozione degli squilibri economici e sociali» commenta Monica Sambo, segretaria del Pd veneziano, mentre Giovanni Andrea Martini di "Tutta la città insieme" boccia per intero il progetto: «Invece del Bosco dello Sport la priorità è la rigenerazione urbana sostenibile».

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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