Bosco dello Sport, Brugnaro due ore dal ministro Fitto per salvare l'opera esclusa dai fondi del Pnrr

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Michele Fullin
Bosco dello Sport, Brugnaro due ore dal ministro Fitto per salvare l'opera esclusa dai fondi del Pnrr

VENEZIA - È corsa contro il tempo per tenere nel binario della finanziabilità con i fondi del Pnrr il Bosco dello sport di Venezia, comprensivo di stadio da 16mila spettatori e di palasport da 10mila, da realizzare su terreni che si trovano nella frazione di Tessera, a nord dell'aeroporto Marco Polo. Una vera e propria "grande opera", che prevede un investimento di 308 milioni totalmente pubblici, di cui 93 provenienti dall'Unione Europea. È proprio a Bruxelles che il progetto si è arenato, assieme a quello della ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze. Sono questi, infatti, i due nodi che devono essere sciolti prima che la Commissione europea sblocchi la prossima tranche del finanziamento da 19 miliardi all'Italia.
Proprio per questo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è volato a Roma con il suo direttore generale Morris Ceron e uno stuolo di dirigenti del settore tecnico per incontrare il ministro Raffaele Fitto, il sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco, il Presidente dell'Anci Antonio De Caro e fornire loro i ragguagli che servono per perorare la causa a palazzo Berlaymont.

L'incontro negli uffici della Presidenza del Consiglio, al quale era ovviamente presente anche il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, con il suo staff, è durato circa due ore.

APPROFONDIMENTI

«Si è entrato nello specifico di alcuni punti - hanno spiegato dallo staff di Brugnaro - e sono state fornite tutte le precisazioni che servivano a sciogliere i dubbi. Tutti i procedimenti sono formalmente a posto, tenendo presente che il punto di forza è il Decreto di approvazione di Ministero dell'Interno e Mef».
L'assicurazione arrivata da Fitto è che nelle prossime interlocuzioni con la Commissione europea, l'Italia si muoverà in maniera compatta per difendere i progetti già approvati e per difendere gli interessi nazionali.
Per il Comune di Venezia, la posta in gioco è altissima, poiché l'amministrazione Brugnaro ha puntato molto su questa realizzazione. Alcune gare, tra cui quella per il progetto esecutivo, sono in corso o già esperite.
Ma quale è la secca su cui le opere per lo sport di Venezia e Firenze si sono per ora arenate? La principale contestazione che viene mossa (anche in seguito dell'esposto inviato da Italia Nostra) è che la realizzazione di un complesso come quello su terreni agricoli non dovrebbe essere qualificata come "rigenerazione urbana" che è la mission in cui è stato inquadrato il Bosco dello sport. E questa era anche una contestazione più volte fatta dall'opposizione in Consiglio comunale, quando affermava che le opere a verde finanziate dal Pnrr erano poco più di mezzo milione sui 93 milioni totali.

Nel documento ufficiale del Pnrr, sui Piani urbani integrati si legge testualmente: "L'intervento Piani urbani integrati è dedicato alle periferie delle Città Metropolitane e prevede una pianificazione urbanistica partecipata, con l'obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile". In queste parole, con molta probabilità, in Commissione europea, non hanno riconosciuto gli interventi di Venezia e Firenze.

A questo punto, la palla passa agli esponenti del Governo, che nelle missioni a Bruxelles dovranno portare i nuovi dossier per convincere i reticenti e far valere anche un certo peso politico dell'Italia come Paese fondatore e terzo Paese contribuente dell'Unione.

Intanto, proprio venerdì la Commissione europea ha lanciato una mappa interattiva in cui sono presentati i progetti modello finanziati tramite i fondi Pnrr. Stadio Franchi e Bosco dello sport non ci sono.
«Noi guardiamo l'obiettivo - chiosano dallo staff di Brugnaro - che è la realizzazione del Bosco dello sport. Il Governo è dalla nostra parte». Il verdetto potrebbe arrivare dopo Pasqua.

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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