LIDO - La settimana che ha sconvolto le festività natalizie al Lido. Due giovani vite stroncate quando dovevano ancora fiorire. Due tragedie che, pur per motivi e ragioni diverse, lasciano tanti interrogativi e hanno scosso una comunità intera. Prima il decesso al pronto soccorso del piccolo Mattia Coada, 8 anni, per cause ancora da chiarire, lo scorso 28 dicembre, poi la morte, venerdì scorso di Leonardo Babetto, 16 anni, che da maggio scorso conviveva e combatteva, con coraggio, contro una grave malattia.
IL COMPITO
"Vorrei che finalmente potesse vedere, anche se dall'alto, il suo motorino, rimesso a nuovo e finito di sistemare. Questo era il suo sogno. Un motorino, assemblato da noi, anche con alcuni pezzi di ricambio che erano stati parecchio costosi, frutto di sacrifici e di ore trascorse in laboratorio. Un motorino splendido che è quasi più da circuito che da strada normale. Avevamo una passione comune per la meccanica e i motori due tempi".
L'ADDIO
Per l'addio a Mattia Coada i tempi si allungano. Con ogni probabilità non sarà possibile celebrare i funerali giovedì come inizialmente programmato, in quanto l'autopsia è slittata a mercoledì. "Tutta la comunità moldava e cristiano ortodossa di Venezia e Mestre è partecipe di questa tragedia e vicina alla famiglia. - racconta padre Anatolie Bitca, assistente spirituale della comunità e della famiglia Coada - Purtroppo non abbiamo potuto ancora organizzare un ricordo di Mattia, perchè non abbiamo una chiesa dove andare. Ma lo faremo sicuramente il giorno del funerale. Tutta la nostra comunità è comunque vicina a Mattia, bambino speciale e alla sua famiglia. La perdita di un figlio è un dolore che non si può spiegare a parole. Si può solo stare in silenzio e pregare, sono le uniche cose che possiamo fare in questo momento e che stiamo facendo. Non ci sono parole, silenzio e preghiera. Anche io ho provato il dolore di perdere un figlio (nella chiesa ortodossa si può diventare preti dopo essersi sposati, non vi è l'obbligo del celibato ndr) e non si può spiegare. E anche se ci fossero situazioni simili, ognuna di esse ha al suo interno un dolore e un dramma diversi. Aspettiamo di poter salutare Mattia. Quel giorno ci saremo tutti".