VENEZIA - É prevista ancora acqua alta a Venezia. Questa sera (domenica 24 novembre) alle 21.35 il Centro di previsione delle maree,che durante il pomeriggio aveva annunciato 120 centimetri, in serata ha abbassato il livello dell'acqua a 110-115 cm. Così come alla mattina il picco previsto di 1.40 metri dell'acqua alta a Venezia non c'è stato: si è fermata a 130 cm a Punta della Salute (Canal Grande) e 136cm alla diga di Lido San Nicoletto.
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Non è andata diversamente a Chioggia dove la marea ha raggiunto i 130cm.
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Il Centro Previsioni Maree della Protezione Civile spiega che il valore registrato nella città lagunare si è discostato dalla previsione di 140cm grazie al vento che nelle ore prima del massimo astronomico ha ruotato localmente da scirocco a est-sud est. Comunque, alle 5.30 sono state suonate le sirene per avvisare il raggiungimento della quota di 140cm, ma alle ore 8.30 constatato che, contrariamente a quanto era stato indicato dai centri meteo, il campo di vento da est si stava estendendo anche in mare aperto, i tecnici del Centro hanno pubblicato una nuova previsione che poi si è rivelata quella giusta.
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Oltre ai 120 cm delle ore 21.35 di questa sera, domenica 24 novembre, per il resto della settimana il Centro segnala che i massimi astronomici saranno molto elevati prevedendo valori di circa 80 cm che, sommati al livello medio di questi giorni protrarranno un livello di marea ancora sostenuto con massimi che oscillano tra i 100 e i 110 cm.
Rilevante l'impegno, oggi, del Sistema Protezione Civile che ha visto all'opera 80 volontari i cui interventi sono stati come coordinati dalla Centrale radio che ha raccolto indicazioni e segnalazioni giunte dai cittadini. I volontari sono stati operativi già prima del picco di alta marea per gestire e raccogliere le varie necessità e, in seguito, per prestare eventuale assistenza alla popolazione. Le squadre presteranno servizio nel corso della giornata a Burano, Pellestrina, Lido e in vari punti del Centro Storico
Per precauzione è stato chiuso per un paio d'ore il Ponte votivo alla Salute.
LA PRIMA DEL "DON CARLO" ALLA FENICE
«Quando Verdi scrisse il Don Carlo lo scrisse per contribuire a crescere la coscienza politica e civile per gli italiani. Il nostro pensiero stasera va a tutta l'Italia colpita dal maltempo, da Venezia alla Val Bormida a Matera». Lo ha detto il Sovrintendente del teatro la Fenice, Fortunato Ortombina, a pochi minuti dalla «prima» del Don Carlo, che aprirà la stagione Lirica del teatro veneziano. Una inaugurazione che era stata messa in forse dall'acqua alta del 12 novembre scorso, che aveva invaso la sala macchine sotto il pianoterra, determinando la chiusura del teatro per una settimana e lo spostamento delle prove a Treviso. Anche per stasera, durante la rappresentazione, in città è prevista una massima di marea di 120 centimetri sul medio mare.