SPINEA/CHIRIGNAGO - Appena uscito dal McDonald di Spinea con un sacchetto di patatine e una bibita in mano, era salito di nuovo sul suo skateboard. Era da solo, a 16 anni, in una mattinata come tante che di colpo, attorno a mezzogiorno, poteva trasformarsi in una tragedia senza fine. Alcuni metri percorsi con lo skate sul marciapiede di via Palladio, un quartiere residenziale di Spinea, e poi la caduta a terra.
Arresto cardiaco, il referto dei medici del Suem che sono intervenuti chiamati da alcuni passanti e che l’hanno portato in ospedale a Mirano, dove si trova in Terapia intensiva.
A lottare tra la vita e la morte c’è un sedicenne di Chirignago, ora su un letto di Rianimazione. La prognosi è riservata, sia per la giovane età del ragazzo sia per la gravità di quanto accaduto a un cuore così giovane.
La situazione è resa più complicata anche dal fatto che il sedicenne sarebbe rimasto alcuni istanti senza ossigeno, quei secondi passati tra la caduta improvvisa per il malore e il primo intervento di un volontario.
I testimoni
È circa mezzogiorno, racconteranno poi i testimoni agli agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese intervenuta sul posto, quando il sedicenne cade sul marciapiede: nessun incidente, e nessuna perdita di controllo dello skate, come accaduto al tredicenne di Milano morto cadendo dal monopattino. Alla scena assiste una dottoressa del Pronto soccorso che abita non distante dalla zona: è lei la prima a intervenire e chiamare il Suem. A darle aiuto arrivano anche tre giovani, tra cui un corriere Dhl che - vista la scena - per arrivare il più in fretta possibile buca una ruota del furgone. In pochi minuti sono in via Palladio sia i medici che gli agenti della municipale.
E mentre ambulanza e automedica portano il sedicenne all’ospedale di Mirano, la polizia - dopo aver avvertito i genitori del ragazzo di quanto successo - verifica ogni particolare per escludere l’incidente, come avviene.
Le prossime ore saranno decisive per valutare le condizioni mediche del sedicenne, salvato da una dottoressa e tre ragazzi di passaggio, a mezzogiorno, in via Palladio a Spinea.