M9, sei super mostre per i prossimi tre anni: da "Gusto" al designer veneto

Sabato 15 Gennaio 2022 di Fulvio Fenzo
M9, Museo del Novecento
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MESTRE - Tre anni di mostre per confermare l'obiettivo di fare dell'M9 una casa aperta al territorio, dove la storia aiuta a leggere il presente e offre strumenti per entrare nel futuro.

Una doppia trilogia di esposizioni che si affiancheranno a quella fissa del Museo del Novecento sta per prendere il via, occupando praticamente un semestre per ogni esposizione dal 25 marzo prossimo fino alla primavera del 2025.

VIA CON GUSTO

All'M9 avrebbero voluto presentare in presenza il programma - finalmente ambizioso - predisposto per il prossimo triennio, ma la pandemia ha indotto la Fondazione di Venezia a diffondere per ora solo un fascicolo riassuntivo delle prossime sei mostre. «Ogni anno M9 inaugurerà la propria stagione espositiva con una mostra di grande richiamo, aperta da febbraio fino all'estate, ideata per attrarre il grande pubblico italiano e internazionale; seguirà una seconda esposizione da settembre a gennaio, dedicata alla scoperta delle eccellenze, spesso dimenticate, del territorio veneto, ma sempre con una prospettiva nazionale» spiegano dal museo diretto da Luca Molinari. Solo per quest'anno (sempre causa Covid) si è deciso di spostare un po' più avanti la prima mostra, fissata dal 25 marzo al 4 settembre 2022, dedicata alla relazione tra gli italiani e la tavola, tra passato, presente e futuro. Gusto! Gli italiani a tavola 1970-2050 è il titolo di questo primo appuntamento (a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, con progetto di allestimento Gambardellarchitetti) che avrà l'obiettivo di raccontare come si siano modificate nei decenni li rapporti tra gli italiani e il cibo, e come si pensa che cambieranno negli anni che verranno. «Al centro della riflessione - dicono da M9 - ci sarà la parola gusto, perché meglio rappresenta quella mescola tra piacere individuale, condivisione collettiva, fenomeno culturale e segno scientifico capace di raccontare delle ricerche in campo nella situazione contemporanea.

LE ALTRE DUE MOSTRE

Sempre per la trilogia nazionale, i successivi due appuntamenti del 2023 e del 2024 saranno con Bar sport (titolo ancora provvistorio) che, tra febbraio e agosto dell'anno prossimo, verterà ovviamente sulla storia del calcio nazione, ma anche del ciclismo, l'atletica, il pugilato, le gare automobilistiche e motociclistiche - spiegano dal Museo del 900 -. E ancora, i campioni e i loro record, i territori e i monumenti, le aziende e la sperimentazione, il pubblico e le voci, lo sport sociale, le prospettive future per discipline sempre più sostenibili e inclusive. Decisamente interessante, infine, Musica e parole prevista nel primo semestre del 2024: «Sarà la prima grande mostra dedicata alla musica leggera italiana: ai protagonisti, alle canzoni e alle musiche che hanno segnato un'epoca della storia italiana recente, definendo mode, plasmando usi e costumi, diventando veri manifesti di un periodo o di un decennio.

LA TRILOGIA VENETA

Il laboratorio del Design. Produzione e ricerca nell'area veneta dal 1945 a oggi sarà invece il titolo del primo appuntamento della cosiddetta trilogia veneta di M9, da ottobre al gennaio 2023, «prima mostra dedicata al disegno industriale in Veneto tra imprenditoria, progettisti, artigiani e società contemporanea» alla quale sta lavorando il curatore Massimo Martignoni. A seguire, nella seconda metà del 2023, la seconda tappa della trilogia sarà intitolata Il paesaggio in Veneto, altro tema che farà indubbiamente discutere viste le radicali trasformazioni avvenute nel Novecento: «Evoluzioni e contraddizioni - commentano da M9 -, con le storie delle comunità che lo abitano e le politiche di tutela e di valorizzazione per preservarlo, affrontando anche le strategie e le scelte per i prossimi decenni». Infine, tra settembre 2024 e gennaio 2025, M9 proporrà un'esposizione sul tessuto in Veneto (anche qui titolo provvisorio) che partirà dai tessuti veneziani del Cinquecento ai velluti stampati di Mariano Fortuny, dall'industria tessile delle Lanerossi e dai filati di Marzotto ai tessuti di Rubelli e Bevilacqua, passando per l'industria contemporanea e le sue sperimentazioni, in un viaggio attraverso le eccellenze della manifattura tessile della nostra regione.
Insomma, sei appuntamenti che dovrebbero contribuire al rilancio del Museo del Novecento, «tutti - sottolineano da M9 - di grande qualità scientifica e capaci di parlare al grande pubblico attraverso i suoi contenuti provocatori, gli allestimenti e un palinsesto di eventi che si svolgeranno durante tutto il periodo di programmazione delle mostre».
 

Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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