Stretta sui bar, vigilantes privati in tutti i luoghi dove la notte ci sono schiamazzi

Giovedì 6 Luglio 2023 di Michele Fullin
VENEZIA Stretta in arrivo sui locali pubblici fracassoni

VENEZIA - O i bar che, direttamente o indirettamente, causano baccano notturno e disordini si danno una regolata o ci penserà il Comune a dargliela. A cominciare dalle chiusure anticipate. L’auspicio è che prevalga il modello Santa Margherita, dove gli esercenti si sono dotati di addetti alla sicurezza e hanno deciso quasi tutti di chiudere i battenti al massimo alle due. Se non faranno così, non resterà che intervenire con mano pesante visto che la posta in gioco è alta. Sempre più spesso, infatti, singoli cittadini o riuniti in associazioni o comitati, denunciano un continuo disturbo della quiete notturna. Dopo la recente sentenza della Cassazione, la quali attribuisce forti responsabilità ai Comuni, fino al limite estremo di far pagare loro il risarcimento per i danni causati dalla movida “non regolata” si sta correndo ai ripari un po’ in tutta Italia.
E il Comune di Venezia non intende pagare per gli sgarri di chi ha cercato finora di agevolare in tutti i modi, garantendo estensioni di plateatico a costo zero e sconti sulla Cosap per compensare i danni subiti durante la pandemia.
Ieri mattina a villa Querini si sono incontrati il direttore generale del Comune Morris Ceron, l’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, il comandante della polizia locale Marco Agostini, accompagnato dal vice Gianni Franzoi e dal commissario capo Flavio Gastaldi, il direttore dell’area Servizi al Cittadino Stefania Battaggia, con la dirigente del settore Commercio Gabriella Castagnoli.


LE AREE CALDE
Le aree più calde sono arcinote anche a chi di notte non si muove, ma istituzionalmente sono state individuate in questo modo: per Mestre via Manin e via Verdi; per Venezia fondamenta dei Ormesini, Rialto (Erbaria, San Giacometto, Bella Viennaa), campo Santa Margherita e zona San Pantalon, Via Garibaldi e qualche locale del Lido durante l’estate.
Il primo impegno scaturito dalla riunione sarà a brevissimo una serie di incontri per sensibilizzare gli operatori a una serie di iniziativa da fare insieme e soprattutto far capire loro che la festa è finita e che i regolamenti comunali vanno rispettati paragrafo per paragrafo.

Adesso, invece, è come se ci fosse chi decide di andare in auto lungo i marciapiedi o passare tranquillamente e impunemente col rosso.


VIGILANTES E BICCHIERI
Un esempio considerato virtuoso è l’utilizzo da parte delle attività di Santa Margherita di un servizio di security privato durante le serate di maggior flusso di clienti e l’autoregolazione di coloro che pur trovandosi nelle zone di maggior movida, hanno comunque optato per una chiusura serale anticipata per arrecare minor disturbo ai residenti. Questa iniziativa sarà fortemente incoraggiata anche da altre parti.
Inoltre, da subito verranno intensificati i controlli, da parte della polizia locale sull’utilizzo corretto dei bicchieri da asporto, che si ricorda devono essere in materiale biodegradabile e compostabile e devono riportare la serigrafia del locale che lo ha rilasciato ai fini di identificarne la provenienza qualora fosse abbandonato al di fuori dei 5 metri di distanza dal locale consentiti dal regolamento comunale. Una norma che esiste da anni ma che nessuno ha mai applicato.
Questo comporta chiaramente una responsabilizzazione del proprietario dell’attività ad effettuare dei controlli sulla sua clientela ed evita che la consumazione avvenga anche a distanza dal locale di somministrazione creando delle concentrazioni di persone che arrecano disturbo a residenti e passanti.
 

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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