Venezia. Liste d'attesa sempre più brevi, il dg dell'Ulss 3: «Appuntamenti 'in diretta' a metà 2024». Come funziona

Venerdì 12 Aprile 2024 di Alvise Sperandio
Liste d'attesa sempre più brevi, il dg dell'Ulss 3: «Appuntamenti 'in diretta' a metà 2024»

VENEZIA - «La sanità pubblica, gratuita e universale, non può essere abusata e distrutta da una logica consumistica. Va fatta anche una riflessione sull'appropriatezza delle prescrizioni». A dirlo ieri, in commissione comunale, è stato il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, a proposito di un tema sempre sentitissimo dalla popolazione: le liste d'attesa. Parole chiarissime rispondendo alla domanda posta da Salvatore Lihard che, in proposito, ha paventato il rischio di rinuncia alle cure, ingolfamento dei Pronto soccorsi, privatizzazioni: «Quando sono arrivato quasi tre anni fa ha affermato il dg c'erano migliaia di prestazioni sanitarie senza giusta collocazione. Abbiamo lavorato tanto e mi auguro che entro la metà di quest'anno si arrivi ad avere un Centro unico di prenotazione che possa dare ai cittadini l'appuntamento in diretta. I tempi di attesa medi e i cosiddetti "galleggiamenti" sono in diminuzione, ma va fatta una riflessione. Faccio solo un esempio, ma eloquente: solo per le risonanze magnetiche, il costo è di 6 milioni e mezzo di euro all'anno».
Nel suo intervento Contato ha parlato di «un Piano Marshall per la sanità: nel 2023 sono partiti degli investimenti che non hanno precedenti a livello veneziano, quasi 305 milioni di euro che cambieranno le strutture e renderanno i servizi più efficaci.

La nuova organizzazione con gli ospedali e le Case della comunità inciderà anche sulle liste d'attesa. Stiamo operando giorno dopo giorno con la massima abnegazione per concretizzare le nuove opportunità sia in termini di strutture che di tecnologie».

TECNOLOGIA

Per la tecnologia sono previsti 14 milioni e mezzo. A Venezia, per il Civile, sono destinati più di 60 milioni di euro. A Mestre, all'ospedale dell'Angelo ne arriveranno ben 84 milioni per realizzare l'ampliamento già ribattezzato "Angelino" che sarà grande come un terzo dell'attuale nosocomio, ricavato nel terreno alle spalle dell'eliporto dalla parte dell'ingresso secondario ma anche per nuovi servizi ospedalieri, come la realizzazione del nuovo maxi Laboratorio analisi, la nuova Piastra angiografica, gli adeguamenti al Pronto soccorso e alla Terapia intensiva. A Mestre, poi, sono già partiti i lavori per la nuova Centrale operativa territoriale che sorgerà in piazzale Giustiniani, alla Cipressina, nei pressi dell'attuale sede del Dipartimento di Prevenzione e Igiene pubblica. Contato ha annunciato anche un'altra importante novità: «Venezia avrà una delle tre centrali regionali del nuovo numero unico 116117 di prossima attivazione, come riferimento per l'accesso ai servizi sanitari. Servirà anche le province di Treviso e Belluno».

Dalla sua relazione è uscita una fotografia molto dettagliata di cos'è stata la sanità veneziana nel 2023 a servizio dei 23 comuni su cui l'azienda sanitaria ha competenza, divisi in quattro distretti sanitari, con 612.751 assistiti, 9 ospedali cinque pubblici e quattro privati convenzionati per un totale di 2.213 posti letto. Il personale è complessivamente di 7.767 lavoratori cui si aggiunge mezzo migliaio di medici di medicina generale in convenzione. L'anno scorso è cresciuto tutto: ricoveri (62.288, +4,1%), interventi chirurgici (26.446, +6,5%), accessi al Ps (239.611, +5,1%) tre quarti sono codici bianchi o verdi , prestazioni ambulatoriali (1 milione e mezzo, +7,1%), e di laboratorio (11 milioni, +5%). Numeri che la dicono lunga su come siano generalmente aumentati i bisogni di salute cambiando la sanità locale. Visti i numerosi temi toccati, la commissione è stata riaggiornata.

Ultimo aggiornamento: 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci