Anno buono per i lavoratori, ma i posti non sono fissi. Nel turismo un'azienda su quattro ricorre a stranieri

Lunedì 15 Gennaio 2024 di Tomaso Borzomì
Lavoro nel settore del turismo e della ristorazione

MESTRE - Le previsioni del mercato del lavoro per il 2024 partono sotto una buona stella. Stando alle rilevazioni della Camera di Commercio di Venezia, sul territorio provinciale solamente nel primo mese dell'anno si conteranno 7.710 assunzioni (48.700 quelle in Veneto e 508mila quelle nazionali).

La prospettiva sul primo trimestre invece si espande a 27.240 ingressi con un saldo positivo rispetto al medesimo periodo del 2023 di +2.880 entrate. Di questi, 2.210 saranno legati al settore dell'industria (-340 rispetto al gennaio 2023) e i restanti al mondo dei servizi (+340 rispetto al gennaio 2023) Ci sarà però da aspettare per arrivare al "posto fisso", visto che solo nel 30% dei casi le opportunità riguardano la tipologia del tempo indeterminato (25%) o apprendistato (5%), mentre il resto sarà a termine.

I CONTRATTI
Nello specifico, il 44% sarà il classico contratto a tempo determinato, seguito da somministrazione (14%), consulenti (8%), co.co (2%) e altri contratti dipendenti (2%). Stando alle rilevazioni del sistema informativo Excelsior, a trainare il mercato del lavoro sarà il settore dei servizi, quindi è facile ipotizzare, nel caso veneziano, che il turismo la faccia da padrone. Non a caso i numeri dicono che 1250 ingressi (8.060 nel trimestre) saranno nel settore alloggio, ristorazione e servizi turistici. In generale infatti si parla di aziende che hanno meno di 50 dipendenti per circa il 58% dei casi, e a completare il quadro delle imprese che assumeranno c'è il dato che la metà ha dichiarato di faticare a trovare i profili desiderati. Realtà legate all'ospitalità (ristoranti più o meno grandi e settori legati al divertimento, come chi tiene aperto di sera e nei festivi) sono quelle che si daranno più da fare nel cercare personale. L'altro fattore di analisi deriva dal fatto che solo il 13% degli ingressi nel mondo del lavoro saranno legati al possesso di una laurea. Il 33% richiede una scuola media superiore, il 36% una qualifica professionale e per il 16% è sufficiente la scuola dell'obbligo. Profili che sono quindi poco legati alla dirigenza (solo il 20% dei casi è definito dirigenti, specialisti e tecnici, valori più bassi rispetto alla media nazionale che esprime una ricerca pari al 26%). Il grosso del mondo del lavoro nei primi mesi dell'anno si orienterà verso operai specializzati (27%) e professioni commerciali e dei servizi (23%), lasciando i restanti 19 e 11 per cento, rispettivamente a profili generici e impiegati. Interessante è il dato legato all'anagrafe e agli immigrati.

STRANIERI
Circa un lavoratore su tre sarà "under30" (32%), mentre una azienda su quattro (23%) prevede di far ricorso a manodopera straniera. Scandagliando i settori che si getteranno più a capofitto sulla ricerca di personale, dopo il turismo vi è il commercio (1.220 a gennaio, 4.350 nel trimestre), i servizi alle persone (920 a gennaio, 2.380 nel trimestre), trasporto logistica e magazzinaggio (790 a gennaio, 2.440 nel trimestre) e costruzioni (690 a gennaio, 2.060 nel trimestre). Confrontando il dato veneziano con quello nazionale trimestrale, è curioso notare che se nell'intero Belpaese il turismo si presuppone faticherà (-12,1%), nel veneziano questo dato è ribaltato, essendo la prima industria provinciale ad assumere. Per contro, il fanalino di coda nell'area veneziana, cioè le costruzioni, a livello nazionale invece realizza un terzo posto.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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