Infortunio in un istituto professionale, studentessa di 15 anni si amputa un dito

Domenica 9 Gennaio 2022 di Luisa Giantin
L'istituto San Marco di Mestre
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MIRA - Grave infortunio in un istituto tecnico professionale: ragazzina di 15 anni di Mira si amputa un dito mentre pulisce un macchinario per grafica.

L’episodio è avvenuto lo scorso 16 dicembre all’istituto salesiano San Marco di Mestre durante lo svolgimento delle lezioni ma è stato comunicato solo in questi giorni dalla famiglia che si è rivolta ad uno studio specializzato per accertare eventuali responsabilità. Poco prima delle vacanze natalizie durante il regolare svolgimento delle lezioni, la quindicenne mirese, che frequenta la seconda superiore del tecnico industriale, stava pulendo una stampante offset bicolore all’interno del laboratorio insieme alla classe e all’insegnante.

Passando lo straccio imbevuto di solvente sul cilindro a pressione del macchinario, il rullo ha improvvisamente iniziato a ruotare in avanti e il pollice destro della ragazza è stato schiacciato tra il rullo e il cilindro venendo reciso. La quindicenne indossava i guanti specifici forniti dall’istituto che fortunatamente hanno trattenuto il moncone, posto sotto ghiaccio. La mamma, avvertita dalla scuola, ha portato la ragazzina all’ospedale dell’Angelo di Mestre. La diagnosi è stata “trauma mano destra con subamputazione primo dito”, con compromissione dei tessuti e una prognosi di almeno un mese. La quindicenne è stata trasferita e operata già nel pomeriggio presso il reparto di chirurgia plastica dell’ospedale di Padova dall’équipe guidata dal dottor Tito Brambullo e dal primario, dottor Franco Bassetto. Sottoposta ad un delicato intervento di reimpianto del pollice durato sette ore è stata dimessa il 21 dicembre e al di là dell’aspetto estetico, le sono rimaste evidenti cicatrici non solo al pollice. Per verificare il recupero della piena funzionalità del dito ci vorrà molto tempo. 


RICHIESTA DI RISARCIMENTO
I famigliari della ragazzina si sono rivolti allo Studio 3A per verificare eventuali responsabilità attorno alla vicenda, prefigurando anche un’inchiesta che da prassi, trattandosi di lesioni personali gravi, porterà avanti la Procura di Venezia. Secondo la ricostruzione dei fatti dello Studio, gli ispettori dello Spisal dell’Ulss 3, intervenuti per i rilievi e che (ma solo l’indomani) hanno posto sotto sequestro la macchina grafica, dovranno accertare se fosse a norma, perché i dispositivi di sicurezza non abbiano funzionato, se siano state rispettate tutte le normative antinfortunistiche. Immediate le precisazioni dell’Istituto San Marco: «Nessun macchinario è sotto sequestro – spiega in una nota la scuola. - La sorveglianza e le misure di sicurezza erano come sempre garantite, così come è sempre stato adeguatamente formato il personale in servizio, anche per la gestione degli infortuni. L’insegnante era presente al momento dell’accaduto, stava seguendo i ragazzi e si trovava davanti ai macchinari, ed è immediatamente intervenuto appena il fatto è accaduto».
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Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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